ELVIRA PETRONCELLI MACCHIAROLI 


INTRODUZIONE
BREVE CURRICULUM
CURRICULUM ESTENSO
ATTIVITÀ SCIENTIFICA
ATTIVITÀ DIDATTICA
ATTIVITÀ SPERIMENTALE
ATTIVITÀ CULTURALE
SCHEDE PUBBLICAZIONI


INTRODUZIONE

L'attività scientifica, didattica, sperimentale e culturale svolta dal 1970 ad oggi si può ritenere espressione di un processo di maturazione che ha avuto per costanti punti di riferimento l'uomo ed il territorio. Alla luce di tale binomio si può leggere l'iter, percorso con continuità, che ha visto una stretta interconnessione con quanto portato avanti negli ambiti di lavoro.

Ad un primo periodo di studio volto a conoscere diverse realtà italiane ed europee, con le relative problematiche urbane e territoriali (Urbanistica e Pianificazione in Gran Bretagna; La pianificazione urbanistica in Polonia come espressione di storia, cultura e società; La componente territoriale nello sviluppo socio-economico dei Paesi dell'area Mediterranea; Cultura, società e sviluppo territoriale nel Mezzogiorno; Prospettive della pianificazione urbanistica per il miglioramento e la protezione dell'ambiente nell'Europa Comunitaria Mediterranea), ha fatto riscontro, nella didattica e nella sperimentazione (assistente di "Tecnica Urbanistica"), una fase di approfondimento tecnico della prassi urbanistica, che si è rivelata fondamentale per la successiva trattazione di temi teorico-applicativi inerenti l'intervento nei centri storici. Lo studio di contesti significativi dal punto di vista storico-culturale è stato sempre teso, non a ripiegamenti sul passato, ma a prospettare soluzioni capaci di ridare vita a tessuti degradati, in contesti non limitati al solo ambito urbano.

L'approfondimento dei problemi dei centri storici ha portato ad aprirsi ad aspetti giuridici e socio-economici diversi, nonché ad avviare rapporti con docenti di altri settori e con organizzazioni nazionali ed internazionali, favorendo così continui arricchimenti e ricadute in tutti i campi di attività (Recupero edilizio: cultura e prassi; Prospettive per il recupero e lo sviluppo della città di Capua; Dal monumento all'insieme: il futuro dei centri storici; Riuso urbano e recupero edilizio; Centres historiques et systèmes territoriaux, Il territorio dell'Alta Valle del Sabato: da Serino ad Atripalda). Particolarmente formativo è stato il lavoro svolto sotto il patrocinio dell'UNESCO su centri storici dichiarati "patrimonio del mondo e dell'umanità" e come esperto per la valutazione di candidatura; esso ha reso possibile la conoscenza di realtà e di problematiche diverse (Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo), nonché consentito viaggi di istruzione e scambi culturali a vari i livelli, fornendo spunti per approcci concreti anche nella didattica (Analisi dello sviluppo urbano di Ouro Preto; Antiche Capitali del Sud America; Centri storici riuso e recupero. Tre casi in Spagna; Centres historiques et systèmes territoriaux: quelques exemples; La dimensione territoriale dei centri storici).

Con l'avvio del corso di "Analisi dei Sistemi Urbani", tenuto come professore associato, e con il successivo spostamento della titolarità su "Pianificazione territoriale" si è sviluppata anche una fase nella quale si è portato avanti con rigore la formalizzazione di metodologie d'analisi. Essa ha avuto riflessi su tutte le attività svolte. L'ampio spazio assegnato ad analisi urbane e territoriali, attente anche agli apporti delle scienze sociali, ha indotto a definire proposte di organizzazione e di assetto dei contesti considerati, non limitatamente ai centri storici. Il filone che era stato avviato fin dall'inizio e che si incentrava sullo studio della città si è andato arricchendo di approfondimenti metodologici e di proposte di assetto, anche territoriale, proiettate a scenari futuri (La città degli urbanisti; Verso nuovi insediamenti umani. Urbanistica e tecnologia per la sopravvivenza dell'uomo; La complessità funzionale. Ricerca di un algoritmo risolutivo; Analisi delle interrelazioni funzionali per la definizione di nuovi standards urbanistici; Città medie per il futuro; Fori telematici e Tempo Libero; Innovazione tecnologica e Tempo Libero; Trasformazioni territoriali e processi conoscitivi; Area Mediterranea. Habitat Urbanistica e Innovazione Tecnologica: La Tunisia; Recursos y Planificación estratégíca; Città metropolitane nei differenti contesti economici e culturali del Mediterraneo; Maghreb. Algeria Marocco e Tunisia verso uno sviluppo sostenibile; L'area dello Stretto. Messina e Reggio C. nelle prospettive dell'economia mediterranea).

In sintesi si evidenzia che quanto portato avanti nell'attività scientifica, didattica, sperimentale e culturale è venuto a configurare diverse ma integrate sfaccettature di un processo di crescita e di arricchimento che ha avuto costantemente al centro dell'attenzione l'uomo e la ricerca di criteri per la riorganizzazione degli spazi antropizzati, con l'obiettivo di soddisfare le fondamentali esigenze umane e di ottimizzare l'uso delle risorse. E' in tale ottica che può essere anche letta la proposta che emerge in alcuni lavori circa l'opportunità di coniugare il binomio centri storici/Tempo Libero (Historic towns and freetime: prospects for the XXI century; Violenza urbana, Tempo Libero e centri storici; Spazi collettivi "nello spazio della memoria"; Temps libre et patrimoine, Residenza e territorio nel terzo millennio).

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BREVE CURRICULUM

Nata a Catania

Architetto (Università degli Studi di Napoli)

Professore associato di Pianificazione Territoriale (Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Napoli "Federico II")

Responsabile e coordinatore nazionale di ricerche CNR

Responsabile di ricerche MURST

Membro ICOMOS e CIVVIH

Esperto UNESCO per valutazione candidatura città Patrimonio del Mondo

Responsabile per l'Università di Napoli "Federico II" di un PIC-ERASMUS "Europe/Amerique Latine. Architecture, Urbanisme et Aménagement du Territoire"

Membro SIU 

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CURRICULUM ESTENSO

Nata a Catania il 24 maggio 1946.

Iscritta alla Facoltà di Architettura di Napoli A.A. 1964-1965.

1970 18 aprile laurea in Architettura col massimo dei voti discutendo una tesi in Architettura e Urbanistica.

Esame di Stato per l'esercizio professionale superato col massimo dei voti, prima sessione.

Inizio di un periodo di attività progettuale presso uno studio professionale ove ha contribuito all'elaborazione di piani urbanistici.

Aprile, inizio attività nell'ambito dell'Istituto di Architettura e Urbanistica della Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli.

1° novembre nominata assistente incaricato alla Cattedra di Tecnica Urbanistica, Istituto di Architettura e Urbanistica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli.

1973 Premio di operosità scientifica D.R. n.2566 del 28/2/1973, riservato agli aiuti ed assistenti che hanno svolto in uno degli anni accademici dal 1967/68 al 1971/72 intensa operosità scientifica.

1974 1° gennaio nominata assistente ordinario presso la Cattedra di Tecnica Urbanistica, Istituto di Architettura e Urbanistica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, a seguito di concorso bandito con D.R. 31 luglio 1972.

1975 Premio di operosità scientifica riservato ai professori incaricati ed assistenti per l'A.A. 1973/74.

1976 Dichiarata studiosa di Tecnica Urbanistica (supplenza prof. Corrado Beguinot).

1980 Vincitore secondo premio al XVI Concorso, indetto dalla Fondazione Aldo Della Rocca, per una monografia su "Prospettive della pianificazione urbanistica nell'Europa comunitaria"

1982 Vincitore prima tornata giudizi di idoneità a professore di ruolo, fascia associati, raggruppamento n.232, prima materia "Urbanistica".

Inquadramento come professore associato in "Analisi dei Sistemi Urbani", 18 novembre, su proposta del Consiglio di Facoltà di Ingegneria.

1986 Inquadramento come professore associato confermato di "Analisi dei Sistemi Urbani", dal 25 giugno, presso la Facoltà di Ingegneria di Napoli.

1987 Membro associato del CIVIH (Comité International sur les Villes Historiques) - ICOMOS.

1988 Eletta membro della Commissione Scientifica "Ingegneria Civile e Architettura", raggruppamento n.9, quale rappresentante dei professori associati per il biennio 87/88 e 88/89.

Responsabile scientifico di ricerca biennale finanziata dal M.U.R.S.T., fondo 60%.

1990 Responsabile scientifico di ricerca triennale finanziata dal C.N.R., Comitato Scienze Ingegneria e Architettura.

Coordinatore centrale di un progetto nazionale di ricerca triennale finanziato dal C.N.R., Comitato Scienze e Tecnologie Ambiente e Habitat.

Ritenuta degna "di una menzione di considerazione ai fini del concorso" negli atti della Commissione giudicatrice del concorso per le cattedre di "Tecnica Urbanistica" (H1430), approvati con DM del 19/9/90.

1991 Membro della Commissione di "Concorso per l'assegnazione di 53 borse di studio per la frequenza di corsi o di attività di perfezionamento all'estero, Area disciplinare 08", Università degli Studi di Napoli "Federico II".

Responsabile scientifico di ricerca triennale finanziata dal M.U.R.S.T., fondo 60%.

1992 Coordinatore, per l'Università di Napoli, del Programma ERASMUS (PIC) "Europe/Amerique Latine. Architecture, urbanisme et aménagement du territoire", Coordinatore centrale arch. G. Schneier (Institut des Hautes Etudes de l'Amerique Latine - Paris III).

Membro della Commissione del "2° Concorso per l'assegnazione di n.4 borse di studio per la frequenaza di corsi o attività di perfezionamento all'estero, Area disciplinare 08 - Ingegneria Civile e Architettura", Università degli Studi di Napoli "Federico II".

1993 Responsabile scientifico di ricerca biennale finanziata dal C.N.R., Comitato Scienze Ingegneria e Architettura.

Responsabile scientifico di ricerca biennale finanziata dal C.N.R., Comitato Scienze e Tecnologia Ambiente e Habitat.

1994 Responsabile di una Unità Operativa del Progetto Speciale "Innovazione e ambiente antropizzato: l'impatto territoriale dei grandi interventi", finanziato dal C.N.R..

Membro della Giunta del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, per il triennio 1995-97.

1995 Membro della Commissione di Concorso pubblico a n.1 posto di ricercatore, Gruppo disciplinare n. H14 (Urbanistica) Facoltà di ingegneria di Brescia (D.R. 69 del 6/12/1994).

Membro della Società Italiana degli Urbanisti.

Inquadramento, con Decreto Rettorale del 29/11/1995, nel Settore scientifico disciplinare H14 "Tecnica e pianificazione urbanistica", conservando la responsabilità didattica dell'insegnamento di Pianificazione Territoriale.

1996 Incarico di missione, quale esperto UNESCO, a valutare la candidatura di Cuenca (E) a Città Patrimonio del Mondo.

Membro della Commissione di Concorso pubblico per esami a n.1 posto per l'ammissione al Corso di Dottorato di Ricerca 12° ciclo (G.U. 4^ serie speciale n.63 bis del 6/8/1996).

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ATTIVITÀ SCIENTIFICA

L'attività scientifica, fin dal periodo universitario pre-laurea, presenta un costante interesse per gli studi urbanistici.

I lavori redatti, nel corso degli anni, pur nella molteplicità delle tematiche, possiedono una serie di interconnessioni che mostrano la presenza di una idea unitaria di base, colta da diverse angolazioni. Il processo di maturazione ha fatto sì che dallo studio della "presenza umana sul territorio" si pervenisse a quello del "territorio per l'uomo".

Due si possono considerare gli elementi che fungono da costante guida alla ricerca: l'ampio spazio assegnato alle analisi urbane e territoriali, attente agli apporti delle scienze sociali, che induce a definire proposte di organizzazione e di assetto dei contesti considerati; la ricerca di formalizzazione di metodi.

L'attività scientifica, suffragata da agganci e da approfondimenti maturati nel corso dell'attività didattica, sperimentale e culturale, ha portato a lavori proiettati ad affrontare eterogenee realtà urbane e territoriali. L'intreccio di tematiche diverse, che viene a caratterizzare studi di tale tipo, rende difficile una frammentazione in filoni di ricerca. E' possibile però sottolineare che particolare spazio è stato dato ai problemi dei centri storici, approfondendo anche casi specifici, in contesti caratterizzati da profonde differenze socio-economiche (Paesi Sviluppati-Paesi in Via di Sviluppo) e quasi sempre ricompresi nella Lista UNESCO del Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

Si è avuto così modo di comparare realtà territoriali eterogenee e di trarre indicazioni metodologiche sia per ciò che concerne l'analisi che l'intervento. Un approfondimento sugli aspetti giuridici ed economici è stato anche presente in forma autonoma, quando non ha assunto un ruolo di corollario agli studi urbani e territoriali a più ampio respiro. Rientrano in tale articolato filone di studi:

- Una proposta urbanistica: l'Università a Capua (1971)

- Urbanistica e pianificazione in Gran Bretagna (1973)

- La pianificazione urbanistica in Polonia come espressione di storia, cultura e società (1980)

- La componente territoriale nello sviluppo socio-economico dei Paesi dell'area Mediterranea (1980)

- Il recupero edilizio: cultura e prassi (1980)

- Rapporti tra Programmi Pluriennali di Attuazione e Piani Attuativi (1980)

- Prospettive della pianificazione urbanistica per il miglioramento e la protezione dell'ambiente nell'Europa Comunitaria Mediterranea (1980)

- Prospettive per il recupero e lo sviluppo della città di Capua (1981)

- La pianificazione comunale nel disegno di legge urbanistica regionale (1982)

- Il PPA: strumento di pianificazione e programmazione urbana (1984)

- Proposte per il rilancio economico e culturale di Capua (1984)

- Analisi dello sviluppo urbano di Ouro Preto (1985)

- Antiche capitali del Sud America (1987)

- Vent'anni fa mi è stata fatta comprendere Capua (1988)

- Dal monumento all'insieme: il futuro dei centri storici (1989)

- Il ruolo delle analisi urbane nella produzione edilizia (1989)

- Centri storici riuso e recupero. Tre casi in Spagna (1990)

- Riuso urbano e recupero edilizio (1991)

- Centro storico oggi (1992)

- Habitat, urbanistica e innovazione tecnologica nei Paesi in via di sviluppo dell'area mediterranea: formazione e ricerca (1993)

- Centres historiques et systèmes territoriaux (1993)

- Centres historiques et système territoriaux: quelques exemples (1993)

- Area Mediterranea. Habitat Urbanistica e Innovazione Tecnologica: La Tunisia(1994)

- Trasformazioni territoriali e processi conoscitivi (1994)

- La dimensione territoriale dei centri storici (1994)

- Il territorio dell'alta valle del Sabato: da Serino ad Atripalda (1995)

- Città metropolitane nei differenti contesti economici e culturali del Mediterraneo (1996)

- Recursos y planificación estratégíca (1996)

- Maghreb. Algeria Marocco Tunisia verso uno sviluppo sostenibile (1997)

- L'area dello Stretto. Messina e Reggio C. nelle prospettive dell'economia medieterranea (1997)

- Messina e Reggio C. nelle prospettive dell'economia mediterranea (1997)

La trattazione delle componenti che intervengono nella organizzazione del territorio, al fine di pervenire a proposte di assetto territoriale proiettate a scenari futuri, capaci di dare soddisfazione alle fondamentali esigenze umane, ha portato invece a:

- La città degli urbanisti (1971)

- Verso nuovi insediamenti umani. Urbanistica e tecnologia per la sopravvivenza dell'uomo (1976)

- Tecnologia e urbanistica nei Paesi in via di sviluppo (1977)

- Un modello a concentrazione dispersa per i nuovi insediamenti umani (1977)

- Cultura, società e sviluppo territoriale nel Mezzogiorno (1979)

- La complessità funzionale. Ricerca di un algoritmo risolutivo (1979)

- Analisi delle interrelazioni funzionali per la definizione di nuovi standards urbanistici (1980)

- Tecniche di recupero del territorio (1984)

- Riflessioni su: telecomunicazioni e territorio (1985)

- Telematica e riorganizzazione dei sistemi urbani (1986)

- Per una riorganizzazione del territorio (1987)

- Città medie per il futuro (1988)

- Fori telematici e Tempo Libero (1989)

- Innovazione tecnologica e Tempo Libero (1992)

- Riflessioni per la città del XXI secolo (1992)

- Una "nuova semantica" urbana per la città del XXI secolo (1992)

- Historic towns and freetime: prospects for the XXI century (1994)

- Violenza urbana, Tempo Libero e centri storici (1994)

- Spazi collettivi "nello spazio della memoria" (1995)

- Temps libre et patrimoine (1996)

- Residenza e territorio nel terzo millennio (1997)

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ATTIVITÀ DIDATTICA

Corso di Tecnica Urbanistica

- Assistente incaricato alla cattedra di "Tecnica Urbanistica" dal 1/11/70 al 31/12/73.

- Assistente ordinario alla cattedra di "Tecnica Urbanistica" dal 1/1/74 al 24/6/83.

La commissione del concorso per assistente ordinario di "Tecnica Urbanistica" così si è espressa :"Petroncelli Macchiaroli dott.ssa Elvira. Laureata in Architettura nel 1970, assistente incaricato presso la Cattedra di Tecnica Urbanistica della Facoltà di Ingegneria di Napoli, ha presentato numerose pubblicazioni a stampa, di notevole interesse scientifico, che documentano, attraverso approfondite analisi, originali conclusioni. L'attività didattica è altresì provata con una serie abbastanza ricca di lavori.

"Il candidato dott.ssa Petroncelli Macchiaroli ha svolto il tema sorteggiato alla prova scritta (dal titolo:"Il concetto di attrezzatura pubblica nelle recenti esperienze urbanistiche italiane") con spiccate capacità di sintesi. Il tema sorteggiato alla prova grafica (dal titolo: "Schema funzionale per una città urbana industriale per 75 mila abitanti") è stato trattato con accortezza d'impostazione e con sensibilità notevole per il disegno urbano, dimostrando nel candidato non comuni doti progettuali. Alla prova orale, il candidato dott.ssa Elvira Petroncelli Macchiaroli, dopo aver dato un saggio più che soddisfacente delle sue conoscenze nelle lingue straniere (francese e inglese) ha discusso le tesi seguenti: criteri per la progettazione di una città industriale; schemi funzionali; aspetti sociologici dell'urbanistica, dando prova di possedere conoscenza buona delle materie in esame, con evidente tendenza verso i problemi di critica sociale connessi alla Tecnica Urbanistica e di non avere alcuna difficoltà nella esposizione a scopo didattico dei complessi argomenti trattati. Pertanto la Commissione, all'unanimità, propone la dott.ssa Elvira Petroncelli Macchiaroli come un elemento idoneo a ricoprire il posto messo a concorso, per i risultati raggiunti nella ricerca e per i suoi interessi per la didattica" (Supplemento ordinario n.2 al Bollettino Ufficiale, parte II, atti di Amministrazione, anno 101, nn.30-31 del 25/7-1/8/1974, Relazione approvata con D.M.31 dicembre 1973).

Pur non essendo responsabile di alcun Corso ufficiale, dal 1975, la candidata, in qualità di assistente ordinario alla Cattedra di "Tecnica Urbanistica", è stata spesso chiamata a svolgere lezioni per il suddetto Corso. Si riportano gli argomenti a suo tempo trattati:

- Aspetti interdisciplinari del fenomeno urbano:

- matrici e componenti

- presenza umana e territorio

- storia e cultura della città

- La scena urbana come espressione delle condizioni di vita:

- urbanistica e antropologia culturale

- spazio urbano e vita comunitaria

- strutture attuali e future

- Politica di pianificazione in Gran Bretagna:

- storia dello sviluppo degli insediamenti

- il contesto culturale

- evoluzione delle politiche di piano

- la realtà londinese

- Le New Towns anglosassoni:

- problematiche e precedenti culturali

- evoluzione dei criteri di piano

- esemplificazioni

- Politica di rinnovamento urbano in Gran Bretagna:

- aspetti dell'ambiente urbano

- criteri di intervento

- rinnovamento funzionale e ristrutturazione urbana

- La pianificazione urbanistica in Scandinavia:

- il contesto sociale e ambientale

- direttrici di sviluppo ed evoluzione progettuale: la politica delle città satelliti

- la grande Stoccolma

- Esperienze della politica delle New Towns in Gran Bretagna:

- pianificazione urbanistica e riorganizzazione territoriale

- evoluzione del concetto di new town

- scelte funzionali e organizzative

- Politiche di pianificazione in Europa:

- l'area orientale

- l'area occidentale

- Esperienze di pianificazione in Francia:

- il contesto sociale ed economico

- politica di assetto del territorio

- evoluzione della legislazione e della strumentazione urbanistica

- Metodi di pianificazione per il sottosistema "comunicazioni-canali":

- criteri di valutazione degli interventi per la previsione dei flussi

- evoluzione delle strutture urbane in relazione ai problemi di trasporto

- modello a quattro stadi

- modello di equilibrio domanda-offerta

Corso di Analisi dei Sistemi Urbani

- Professore associato di "Analisi dei Sistemi Urbani" dal 25/6/1983 al 24/6/1986.

- Professore associato confermato di "Analisi dei Sistemi Urbani" dal 25/6/1986 al 29/11/1995.

In parallelo alle conoscenze ed alle idee maturate nell'ambito dell'attività scientifica e culturale, il lavoro didattico, svolto prima per il corso di "Tecnica Urbanistica" in qualità di assistente, incaricato ed ordinario, e poi per "Analisi dei Sistemi Urbani" quale professore associato, è stato sempre impostato - nella misura e nei modi possibili - in maniera da fornire agli studenti, accanto ad un ampio quadro metodologico e culturale, un'adeguata formazione finalizzata allo svolgimento dell'attività professionale. Si ritiene, infatti, che sia quanto mai necessario mediare le componenti ed i contenuti di natura tecnica con uno spesso strato culturale, capace di far comprendere e conoscere le diverse matrici e implicazioni.

Dall'A.A. 1983-84 la candidata tiene il corso di "Analisi dei Sistemi Urbani", per gli allievi della Facoltà di Ingegneria, il cui obiettivo prioritario è la conoscenza del territorio e dei suoi problemi. A tal fine in esso si mira a fornire agli studenti un'adeguata metodologia di analisi.

La complessità del fenomeno urbano suggerisce la tecnica della scomposizione in sub-sistemi e della successiva ricomposizione; pertanto le indagini vengono impostate su di una molteplicità di componenti tese a cogliere il tema nei suoi diversi aspetti ed a pervenire all'individuazione di concrete proposte per il "recupero" del territorio, alla luce anche dei più recenti principi e criteri attuativi. Accanto all'approfondimento delle componenti (storiche, antropologiche, morfologiche, economiche, tecnologiche edilizie ed ecologiche), ci si sofferma a considerare il contesto evolutivo del sistema territoriale al fine tra l'altro di fare emergere lo stretto legame tra uomo e ambiente.

Il programma del Corso affronta otto temi in particolare ed è svolto giovandosi di sussidi audiovisivi. I temi trattati sotto il profilo teorico sono:

Introduzione all'analisi. Studio del territorio e componenti del fenomeno urbano. Sistemi e sub-sistemi: il sistema urbano. Individuazione e delimitazione dei sistemi.

Analisi storiche. Il ruolo delle analisi storiche in urbanistica. Evoluzione dei sistemi urbani e territoriali. Organizzazione dell'ambiente urbano e componenti insediative. Stratificazioni e persistenze.

Analisi antropologiche. "Cultura" e territorio. Città come espressione di vita ed immagine della società. Residenza ed evoluzione sociale. Sistemi urbani e società.

Analisi morfologiche. Teorie ed interpretazioni della forma urbana: geometria e struttura. La teoria di Lynch. Studi sull'evoluzione della "struttura della forma". Aspetti fisici del territorio. Modelli morfologici.

Analisi economiche. Il territorio come campo economico. Attività economiche e risorse. Localizzazione delle attività economiche. Flussi economici e sistemi di comunicazione. Nuova geografia economica europea.

Analisi tecnologiche. Le attrezzature del territorio: attrezzature ed opere di urbanizzazione. Attrezzature puntuali e a rete: soglie di utenza e di distanza. Il sistema territoriale come luogo dei consumi energetici: sistema energetico globale. Sviluppo tecnologico e nuova dimensione urbana. Reti impiantistiche per il recupero ed il riciclaggio delle risorse.

Analisi edilizie. L'ambiente costruito: tipologia edilizia e morfologia urbana. Tipi edilizi e morfologie aggregative. Nuovi standards residenziali dopo il 1848. Residenza e servizi primari: l'organizzazione dei nuovi insediamenti. Standards urbanistici: aspetti qualitativi e quantitativi.

Analisi ecologiche. Approcci ecologici alla città. Il degrado. Dal restauro architettonico a quello urbanistico. Centri storici: conservazione integrata e globale. Le carte urbanistiche: Carta di Atene, Carta del Machu Picchu e Carta di Megaride. Analisi del patrimonio edilizio, recupero edilizio e recupero urbanistico.

A supporto del corso di lezioni sono state preparate delle dispense ad uso interno che, pur se alquanto sintetiche, delineano le principali problematiche e riportano sufficienti riferimenti bibliografici.

Corso di Pianificazione Territoriale

Dall'A.A. 1995-96, a seguito di cambio di titolarietà, reso necessario dal riordino dei settori scientifico-disciplinari, si tiene il corso di Pianificazione Territoriale. Per alcuni versi si può leggere il cambio di titolarietà come esemplificazione di un chiaro percorso culturale.

Il corso è stato organizzato in modo da poter sviluppare le tematiche della Pianificazione Territoriale quale disciplina di raccordo, confronto e sistematizzazione di quelle che, partendo da angoli visuali diversi, analizzano i fenomeni territoriali e forniscono metodi e criteri per la progettazione, la programmazione ed il controllo dell'ambiente, inteso come contesto fisico, produttivo, socio-economico e storico-culturale.

La specialità della Pianificazione territoriale, quale disciplina impegnata nella pianficazione delle trasformazioni fisiche, consiste nell'assunzione di criteri di connessione trasversale tra le proposte analitiche e progettuali delle diverse discipline e nell'assunzione di criteri di scelta delle politiche da attuare per la localizzazione di attività sul territorio e per l'uso del suolo.

Il programma del corso teorico si articola in sei parti:

Parte prima. Natura e scopo della Pianificazione Territoriale; glossario dei termini principali della disciplina. Il sistema territoriale: componenti e relazioni. Origine ed evoluzione della pianificazione: problematiche e politiche. Finalità ed obiettivi della pianificazione. La dimensione temporale e il mutamento.

Parte seconda. Le risorse: definizioni e classificazioni;"uso" e "consumo"; pianificazione conservativa e sviluppo sostenibile. Centri storici e patrimonio. Evoluzione del territorio e politiche di sviluppo.

Parte terza. Il quadro legislativo: evoluzione negli ultimi cento anni; le contraddizioni normative dell'ultimo ventennio. Tipologia, livelli e strumentario dei piani. Piani territoriali e settoriali. Le leggi per la protezione e la salvaguardia dell'ambiente. Le aree metropolitane.

Parte quarta. I modelli di sviluppo: teoria della base economica; il modello di Losch-Christaller; il polo di sviluppo; i modelli di interazione.

Parte quinta. Metodi e tecniche per la pianificazione. Rilevazione statistica e indicatori. Fabbisogni "energetici". L'anticipazione delle risorse antropiche. Le prospezioni su sviluppi energetici e tecnologici (Brainstorm, Delphi, scenari, ecc.). L'attendibilità delle prospezioni e delle analisi: probabilità e frequenze.

Parte sesta. Criteri di decisione: ambiente di certezza, di rischio, di incertezza e di competizione. Analisi costi/benefici; bilancio di pianificazione sociale; analisi multi-criteria; teoria della soglia; studio di impatto ambientale. L'albero delle decisioni. La teoria dei giochi; la simulazione dei ruoli.
 

Altre iniziative collaterali alla didattica

Tra le iniziative prese, al fine di dare l'occasione agli studenti di avere contatto con realtà urbane italiane ed estere, vi sono:

- visite guidate nel centro antico di Napoli con particolare attenzione agli scavi archeologici della città greco-romana;

- visite guidate al nuovo Centro Direzionale di Napoli, nel periodo della sua realizzazione, dando particolare rilievo alle problematiche urbane connesse all'intervento;

- organizzazione di soggiorni di studio per studenti, con il sostegno della Commissione della Comunità Europea per lo sviluppo di programmi comuni di studio fra istituti di istruzione superiore degli Stati membri della comunità. In tale quadro, con l'Università di Paris II ed il corso di "Diritto Privato" (prof. F. Lucarelli, Facoltà di Economia e Commercio, Università di Napoli), si è svolto un primo periodo di soggiorno di studio (aprile 1986) sul tema "Il riscatto delle periferie. Operazione banlieu" ed un secondo luglio 1987) sul tema "Recupero e riutilizzazione, nell'area metropolitana di Parigi, di strutture ed infrastrutture obsolete: architetture in ferro";

- partecipazione, quale coordinatore per l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", ad un Programma ERASMUS (PIC) "Europe/Amerique Latine. Architecture, urbanisme et aménagement du territoire". Al Programma, di cui è coordinatore centrale l'arch. G. Schneier (Institut des Hautes Etudes de l'Amerique Latine - Paris III), partecipano l'Ecole d'Architecture di Paris La Villette, la Facultade de Arquitectura dell'Universidade Tecnica de Lisboa, la Facultad de Geografia y Historia/Departament de Geografia Humanadell'Universidad de Barcelona, l'Housing Studies Program dell'Architectural Association School of Architecture of London, la Scuola di Specializzazione in Pianificazione Urbana e Territoriale applicata ai Paesi in Via di Sviluppo dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, il Centre of Latin American Studies dell'University of Cambridge.

- organizzazione di un "Atelier Européen d'Architecture. Europe/Amerique Latine. La ville de Salvador" svoltosi a Lisbona dal 19 al 30 settembre 1994 in relazione al Programma ERASMUS (PIC) "Architecture, urbanisme et aménagement. Europe/Amerique Latine";

- assegnazione di 4 borse trimestrali ERASMUS: 2 a Lisbona presso la Facultade de Arquitectura dell'Universidade Tecnicaa, 1 a Barcellona presso la Facultad de Geografia e Historia/Departament de Geografia Humana, 1 a Parigi presso l'Ecole d'Architecture di Paris La Villette (A.A. 1994-95).

- organizzazione di un Second European Workshop "Urban Rehabilitation: Europe/Latin America", svoltosi a Cambridge dall'11 al 22 settembre 1995 in relazione al Programma ERASMUS (PIC) "Architecture, urbanisme et aménagement. Europe/Amerique Latine";

- assegnazione di 5 borse ERASMUS: 2 di 3 mesi ed 1 di 4 mesi, a Parigi, presso l'Ecole d'Architecture di Paris La Villette, 1 di 4 mesi, sempre a Parigi, presso l'IHEAL Paris III - Sorbonne Nouvelle, 1 di 3 mesi, a Barcellona, presso la Facultad de Geografia e Historia/Departament de Geografia Humana (A.A. 1995-96);

- assegnazione di 3 borse ERASMUS: 2 di 5 mesi ciascuna, a Parigi, presso l'Ecole d'Architecture di Paris La Villette, 1 di 4 mesi, sempre a Parigi, presso l'Ecole d'Architecture di Paris La Villette (A.A. 1996-97).

Si sono organizzati, infine, alcuni seminari nell'ambito dei Corsi di titolarità. Nel 1987 è stato invitato il prof. Hector Arena, responsabile dell'UNESCO per la tutela dei beni culturali del Sud America e del Caribe, a parlare su "Il ruolo dell'UNESCO nella tutela dei centri storici dell'America Latina". Nel 1988 l'arch. Paolo Romanello, direttore dell'Ente Ville Vesuviane, ha illustrato e discusso le problematiche inerenti la rivitalizzazione del patrimonio storico attraverso le "Attività operative dell'Ente Ville Vesuviane e la sistemazione del territorio". Nel 1991 il prof. Arena, in occasione di un suo soggiorno a Napoli come professore a contratto, ha affrontato il tema "Il ruolo dell'UNESCO nella tutela del patrimonio culturale". Nel 1993 l'ing. Pompilio ha esposto le problematiche sottese al tema "La valutazione di impatto ambientale e il progetto ferroviario per l'Alta Velocità". Nel 1995 il dott. Frabrizio Iemma ha tenuto un seminario su "GIS e telerilevamento per la pianificazione del territorio". Nel 1996 la dott.ssa Maria Cristina Carrabba ha tenuto un seminario su "I sistemi informativi geografici GIS nella pianificazione dei beni naturali e del territorio" e l'arch. Vincenzo Russo ha tenuto un ciclo di quattro seminari incentrati su "Strumenti operativi nella pianificazione. Aspetti normativi, procedurali e attuativi". Nell'A.A. 1996-7 l'arch. Vincenzo Russo ha tenuto i seminari dal titolo "Il sistema delle autonomie locali", "Territorio e ambiente nella legislazione vigente", "L'urbanistica dalla L. 1150/42 alla L.R. 14/92", "La tutele adei beni paesaggistici e ambientali", "La pianificazione urbanistica a carattere generale e i piani di indirizzo urbanistico", "I piani di gestione del territorio per finalità specifiche".

Nel quadro di un contributo alla formazione di ricercatori si sono organizzati alcuni seminari, nei quali sono stati esposti e discussi i risultati di alcune ricerche. In particolare:

"Seminario di Formazione e di Studio" su "Habitat, Urbanistica e Innovazione Tecnologica nei Paesi in Via di Sviluppo dell'area Mediterranea: formazione e ricerca", DI.PI.S.T., Napoli, 27 aprile 1992.

Seminario su "Habitat, Urbanistica e innovazione tecnologica nei Paesi in via di sviluppo dell'area mediterranea: formazione e ricerca", presso la Scuola di Specializzazione in "Tecnologia, architettura e città nei Paesi in via di sviluppo", Politecnico di Torino, Torino, 17 marzo 1993.

Seminario di Formazione "Ambiente, trasformazioni territoriali e sviluppo socio-economico. La Tunisia un caso di studio", svoltosi presso l'IREM (Istituto di Ricerche dell'Economia sull'Economia Mediterranea, del CNR), Napoli, 11 maggio 1995.

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ATTIVITÀ SPERIMENTALE

Esercitazioni di Tecnica Urbanistica

Negli anni dal 1970 al 1983, nella qualità di assistente alla Cattedra di Tecnica Urbanistica, la candidata ha seguito gli studenti nella redazione di Piani Regolatori Generali Comunali.

Nelle esercitazioni si è mirato a fornire agli studenti, accanto ad un esauriente quadro giuridico-tecnico, una completa visione della materia urbanistica. In particolare, poiché il tema ricorrente era il Piano Regolatore Generale di un Comune, preceduto talvolta da un Piano Comprensoriale o seguito da un Piano Particolareggiato, lo schema logico su cui si articolava lo svolgimento delle esercitazioni vedeva dopo un dettagliato quadro normativo dell'ordinamento urbanistico (attraverso l'evoluzione legislativa ed alcune considerazioni critiche e valutative delle norme, dei contenuti, dei rapporti e degli effetti dei diversi piani urbanistici), uno studio del territorio specifico e delle sue componenti, avvalendosi di indagini conoscitive dirette ed indirette. L'esistenza di vincoli al contorno o specifici costituiva un altro elemento significativo che concorreva alla formazione di un quadro di sintesi dello stato di fatto. Tale fase, preliminare e basilare per l'individuazione delle finalità e degli obiettivi di piano, sfociava nel dimensionamento e nel proporzionamento. Solo così era possibile giungere al "disegno" ed alla stesura di indicazioni e di norme che potessero garantire la presenza dell'"idea" del piano.

Si riporta, in breve, un elenco dei lavori seguiti nei diversi Anni Accademici:

A.A. 1970-71 - Ricerche storiche in campo urbanistico sulla produzione del Novecento

A.A. 1971-72 - Ricerche e studi dei Piani Regolatori Generali Comunali e Intercomunali: Portici (NA), Ercolano (NA), Torre del Greco (NA), Torre Annunziata (NA), Castellammare di Stabia (NA), Vico Equense (NA), Meta di Sorrento (NA), Piano di Sorrento (NA), Aversa (CE), Caserta, Casagiove (CE), Casapulla (CE), S.M. Capua Vetere (CE), Capua (CE), Maddaloni (CE), S. Nicola la Strada (CE), Afragola (NA), Pomigliano d'Arco (NA), Acerra (NA), Somma Vesuviana (NA), Benevento, S. Agata dei Goti (BN), Moiano (BN), Giugliano-Qualiano-Villaricca (NA).

A.A. 1972-73 - Ricerche e studi dei Piani Regolatori Generali Comunali e Intercomunali: Pozzuoli (NA), Bacoli (NA), Monte di Procida (NA), Pompei (NA), Marcianise (CE), Capodrise (CE), Bovalino (RC), Ardire (RC), Calvizzano-Marano-Mugnano (NA), Isola di Chios (Grecia).

A.A. 1973-74 - Ricerca sui problemi dei comprensori: Penisola Sorrentina-Amalfitana, Aversano e Sud-Aversano, Basso Volturno. Ricerche e studi dei piani Regolatori Generali Comunali: Vico Equense (NA), Meta di Sorrento (NA), Piano di Sorrento (NA), S. Agnello (NA), Sorrento (NA), Massa Lubrense (NA), Positano (SA), Praiano (SA), Furore (SA), Conca dei Marini (SA), Agerola (NA), Amalfi (SA), Ravello (SA), Tramonti (SA), Maiori (SA), Marano (NA), Mugnano (NA), Calvizzano (NA), Melito (NA), Qualiano (NA), Giugliano (NA), Villaricca (NA), Aversa (CE), Casal di Principe (CE), Frignano (CE), Teverola (CE), Casaluce (CE), Castel Volturno (CE), Grazzanise (CE), Cancello Arnone (CE), Mondragone (CE), Falciano (CE).

A.A. 1974-75 - Studi e proposte per le aree: Agro Nocerino-Sarnese, Nolana, Sinistra Sele, Penisola Sorrentina. Ricerche e studi dei Piani Regolatori Generali e Piani Particolareggiati dei Comuni di: Sarno (SA), Nocera Inferiore (SA), Roccapiemonte (SA), Marigliano (NA), Boscotrecase (NA), Vico Equense (NA), Campagna (SA), Eboli (SA), Atina (FR).

A.A. 1975-76 - Studio del Sub-Comprensorio di Caserta. Studi e ricerche dei Piani Regolatori Generali dei Comuni di: Marcianise (CE), Capodrise (CE), Casagiove (CE), Recale (CE), Curti (CE), S. Maria Capua Vetere (CE), Maddaloni (CE), S. Nicola la Strada (CE), Capua (CE), S. Tammaro (CE).

A.A. 1976-77 - Studio dei problemi urbanistici dei Comprensori: Piana del Sele, Agro Nocerino-Sarnese, Vallo di Diano, Cilento. Ricerche e studi sui Piani Regolatori Generali Comunali di: Battipaglia (SA), Eboli (SA), Campagna (SA), Pompei (NA), Angri (SA), Teggiano (SA), Agropoli (SA).

A.A. 1978-79 - Analisi e proposte per il Sub-Comprensorio di Caserta. Ricerche e studi dei Piani Regolatori Generali Comunali di: Arienzo (CE), Capua (CE), Maddaloni (CE), S. Felice a Cancello (CE).

A.A. 1979-80 - Studi e proposte per l'area di Caserta comprendente i Comuni di: Arienzo, Bellona, Camigliano, Capodrise, Capua, Casagiove, Casapulla, Caserta, Castel di Sasso, Cervino, Curti, Formicola, Giano Vetusto, Grazzanise, Liveri, Macerata Campana, Maddaloni, Marcianise, Pastorano, Pignataro Maggiore, Pontelatone, Portico di Caserta, Recale, S. Felice a Cancello, S. Maria a Vico, S. Maria Capua Vetere, S. Maria la Fossa, S. Nicola la Strada, S. Prisco, S. Tammaro, Valle di Maddaloni, Vitulazio.

A.A. 1980-81 - Il Piano Regolatore Generale di Capua.

A.A. 1981-82 - Il Piano Regolatore Generale di Massa Lubrense.

A.A. 1982-83 - Piani Regolatori Generali Comunali di Lacco Ameno e di Sorrento.

A supporto delle esercitazioni erano state redatte, in collaborazione con gli altri docenti, delle "Note di Tecnica Urbanistica".

Esercitazioni di Analisi dei Sistemi Urbani

Dall'A.A. 1983-84, in parallelo al Corso di lezioni di Analisi dei Sistemi Urbani, è stato svolto quello di esercitazioni guidando gli studenti verso metodologie sperimentali ad integrazione del corso teorico. Gli studenti sono stati impegnati in analisi urbane di unitari ambiti territoriali prescelti. Onde consentire un maggiore approfondimento delle problematiche sono stati assegnati a gruppi di loro singoli sottotemi, rinviando ad un momento successivo di ricomposizione, l'integrazione delle conoscenze emerse dalle analisi. I lavori svolti hanno dato luogo a relazioni ed elaborati grafici e fotografici evidenzianti una lettura dei contesti, nonché le problematiche ed utili indicazioni per eventuali successive operazioni di piano.

Ad esclusione del primo anno, in cui si è avviato il Corso, per il quale il territorio prescelto per le esercitazioni è stato quello del Comune di Capua, negli anni successivi si è avviato uno studio sistematico dell'Area Orientale di Napoli e dei Comuni a Nord e ad Ovest del Vesuvio e dei Comuni della Penisola Sorrentina. In particolare si sono esaminati i quartieri di Barra, S. Giovanni a Teduccio, Ponticelli e Zona Industriale, ed i Comuni di S. Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, S. Sebastiano al Vesuvio, Cercola, Massa di Somma, Volla, Pollena Trocchia, S. Anastasia, Somma Vesuviana, Meta, Piano di Sorrento, S. Agnello, Sorrento e Massalubrense, secondo le più opportune aggregazioni.

Il metodo seguito per le esercitazioni si articola su fasi diverse. Ad un primo periodo che vede il docente impegnato ad esporre tecniche e componenti delle analisi, ne segue uno di guida allo svolgimento delle stesse, cui fa seguito il momento espositivo, basilare per poter raggiungere un'integrazione delle analisi svolte ed una visione globale del territorio prescelto per l'anno accademico.

Per fornire un quadro di quanto gli elaborati redatti dagli studenti sono andati delineando, si riporta un elenco sintetico dei temi d'analisi di volta in volta assegnati.

1) Aspetti geomorfologici. Configurazione del suolo: morfologia e idrologia. Costituzione del suolo e del sottosuolo: geologia e pedologia: Condizioni meteorologiche: meteorologia e meteorografia. Analisi ambientale: ecosistemi, habitat, microclima, emergenze paesistiche, rapporto uomo/ambiente.

2) Morfologia territoriale. Processo di formazione ed evoluzione del territorio. Morfologia del paesaggio: paesaggio agrario, industriale e urbano. Vincoli al territorio. Modelli territoriali.

3) Morfologia urbana. Forma dell'insediamento ed aspetti del sistema aggregativo. Sviluppo storico dell'insediamento. Destinazione d'uso delle aree. Tendenze di sviluppo. Modelli urbani. Grana e tessitura. Parametri quantitativi.

4) Tipologia e struttura edilizia. Patrimonio edilizio e sue caratteristiche. Individuazione tipologie edilizie: residenza, amministrazione, difesa, culto, esposizione, ecc.. Origine, evoluzione e mutamenti, caratteristiche funzionali, conseguenze economiche. Norme per la progettazione, vincoli. Simbolismo edilizio come riflesso della società.

5) Aspetti visivi e percettivi. Componenti visive: elementi diffusi e singolari. Componenti percettive: margini, distretti, percorsi, nodi, riferimenti. Modelli ambientali: descrizione contenuti, comparazione. Analisi strutturale degli ambienti: qualità visive e percettive.

6) Aspetti sociali. Struttura della popolazione: demografia, dinamica. Fattori socio-culturali e socio-economici: livello di istruzione, livello di occupazione, grado di industrializzazione, consumi e redditi. Rapporto famiglia/lavoro/abitazione. Individuazione dei diversi tipi di organizzazioni sociali e comunitarie. Gruppi primari e secondari: tipo di organizzazione e tipo di rapporti, interrelazioni, riflessi sulla collettività e sul territorio.

7) Attrezzature e servizi a rete. Individuazione tipo di rete. Caratteristiche. Capacità, flussi e frequenze. Servizi offerti, utenza e domanda, consumi e usi, dotazioni. Rapporto società/sviluppo tecnologico.

8) Attrezzature puntuali (relative a standards e non). Attrezzature: tipi, superfici, capacità. Utenza: numero per tipo, reale e fittizio. Raggi di utenza e di distanza. Dotazione abitante.

9) Componenti economiche.

Settore primario e secondario. Analisi del sistema economico e della sua evoluzione: individuazione delle tendenze in atto. Caratteristica e consistenza: aziende e addetti. Considerazioni in rapporto a: ambito territoriale, sistema economico, livello produttivo ed occupazionale,settori indotti, effetti urbanistici indotti, prodotto/superficie di produzione, addetti/superficie di produzione, aziende/centri di vendita, inquinamento e ambiente, politiche di incentivi e finanziamenti, attività esplicate dagli abitanti di un territorio.

Settore terziario e quaternario. Servizi sociali, sanitari, amministrativi, Tempo Libero: tipo di attrezzatura, caratteristiche servizio, tipo di servizio, prestazione e offerta, superficie, utenza, dotazione abitante, riflessi e incidenze sul sistema urbano, addetti e qualità professionale. Attrezzature commerciali: tipologia funzionale, dimensione territoriale, qualità attrezzatura installata, grado di servizio, addetti e qualificazione professionale, utenza, riflessi e incidenze sul sistema urbano, traffico merci e denaro. Considerazioni in rapporto al sistema economico.

A supporto delle esercitazioni sono state elaborate delle schede di sintesi per le diverse analisi ed una "scheda edilizia" tipo, da compilare per un piccolo "ambito" che viene assegnato ad ogni gruppo di studenti .

Esercitazioni di Pianificazione territoriale

Dall'A.A. 1995-96, in parallelo al Corso di lezioni di Pianificazione territoriale viene svolto quello di esercitazioni guidando gli studenti all'elaborazione di un piano territoriale. In particolare per l'A.A. 1995-96 si è trattato di un Piano Urbanistico Territoriale ai sensi della L.R. 24/95, relativo alla Penisola Sorrentina e i lavori sono stati incentrati sull'elaborazione di un P.U.T.; per l'A.A. 1996-97 l'area di studio è stata l'intera penisola amalfitana-sorrentina e sono state formulate proposte di Piano Urbanistico Territoriale.
 

Tesi

Dall'A.A. 1970-71, come è noto, è stato consentito agli studenti di discutere in seduta di laurea a scelta o una tesi o due elaborati, relativi ad insegnamenti frequentati negli ultimi anni. Poiché il lavoro redatto per il Corso di Tecnica Urbanistica ben si presta a costituire una sintesi di quanto appreso nel corso degli Studi di Ingegneria Civile, esso è stato sovente prescelto. Pertanto la candidata è stata talvolta impegnata a seguire più puntuali definizioni di piani Regolatori Generali e di Piani Particolareggiati, utilizzati quali elaborati di laurea, piuttosto che vere e proprie tesi. In particolare tra queste ultime si ricorda "Un esempio di utilizzazione della tipica morfologia collinare napoletana: sistemazione del Vallone S. Rocco e sua utilizzazione per infrastrutture di trasporto e per attrezzature pubbliche".

Nell'ambito del Corso di titolarità, invece, le tesi hanno assunto connotati diversi più consoni alla disciplina specifica. Alcune tesi seguite sono:

Le "attrezzature" nel tempo: prospettive per il centro antico di Napoli;

Strumenti urbanistici e forma urbana nello sviluppo della città di Napoli.

Ipotesi e prospettive per Sorrento in relazione al Piano Urbanistico Territoriale dell'Area Sorrentino-Amalfitana.

Indicazioni per un progetto di fattibilità per la definizione di riusi urbani: il territorio dell'alta Valle del Sabato.

Indicazioni per un progetto di fattibilità per la definizione di riusi urbani: il territorio dell'alta Valle del Calore.

La piana di Paestum. Riqualificazione di un territorio. Indicazioni per la pianificazione.

Il Tempo Libero per la rivitalizzazione del centro storico di Avellino.

Per una strategia del Tempo Libero: il centro urbano di Avellino.

La pianificazione dei centri storici in "area parco": il complesso vulcanico di
Roccamonfina.

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ATTIVITÀ CULTURALE

1967 Lavori di rilievo, studi visivi e una "Proposta di sistemazione di piazza del Gesù" esposti alla mostra, allestita nel 1969 nel Chiostro di S.Chiara (Napoli), realizzata dalla Soprintendenza con il contributo dell'Istituto di Elementi di Architettura e Rilievo dei Monumenti, Facoltà di Architettura di Napoli.

1970 Partecipazione al "III Seminario di Ingegneria del territorio", organizzato dalla Scuola Mediterranea di Tecnologia, tenutosi a l'Aquila il 12-16 ottobre.

Partecipazione al Seminario di Studi su "Problemi della Metropoli: l'Esperienza Americana", organizzato da "The Johns Hopkins University - Bologna Center", tenutosi a Bologna dal 13 al 15 novembre.

Partecipazione al Seminario su "Problemi di metodo nello studio dei sistemi spazio-territoriali", organizzato dal FORMEZ di Napoli, Centro di Formazione e Studi per il Mezzogiorno, tenutosi a Napoli dal 9 al 19 dicembre.

1971 Viaggio di studio in Svezia e Norvegia per approfondire gli aspetti della pianificazione in tali Paesi.

Partecipazione al corso su "Problemi di metodo nello studio dei sistemi regionali", organizzato dal FORMEZ, Centro di Formazione e Studi per il Mezzogiorno, tenutosi a Napoli dal 5 al 16 luglio.

1972 Viaggio di studio in Gran Bretagna per approfondire direttamente l'esperienza anglosassone, in relazione al lavoro "Urbanistica e pianificazione in Gran Bretagna".

Delegata al Congresso su "Urban Renewal", organizzato dalla "Towns and Country Association", tenutosi a Liverpool, ed al Tour attraverso l'Inghilterra, mese di giugno.

Partecipazione al Seminario di Studi su "Problemi di metodo della pianificazione territoriale delle Regioni" (con particolare riguardo ai problemi scozzesi), tenuto dai proff. Johnson-Marshall, Bigwood e Thomson, del Department of Urban Design and Regional Planning dell'Università di Edimburgo, Napoli 17-21 luglio.

1973 Partecipazione al Seminario di Studi su "Problemi tecnici, economici ed amministrativi del piano di sviluppo della città di Coventry", tenuto da Mr. G. A. Thomas, Principal Planning Officer del "Department of Architecture and Planning" della City di Coventry, organizzato dal FORMEZ, Centro di Formazione e Studi per il Mezzogiorno, Napoli 22-26 gennaio.

Viaggio di studio in Jugoslavia, nell'ambito di un approfondimento del sistema di pianificazione urbana e regionale in Europa.

1975 Collaborazione al Seminario organizzato, presso la Facoltà di Architettura, dal prof. U. Cardarelli e con l'intervento del prof. T. Tentori, sul tema "Antropologia e Urbanistica"

1976 Frequenza ai corsi della Scuola di Perfezionamento in Restauro dei Monumenti, Università degli Studi di Napoli, Facoltà di Architettura, su "Problemi di tutela ambientale: l'area Sorrentino-Amalfitana"; "Problemi di restauro in Inghilterra"; "Interventi nel centro antico di Stoccolma"; "Regime giuridico degli interventi per il risanamento conservativo dei centri storici"; "Monumenti e tessuto unificato: dalla realtà identificata alla realtà illimitata"; "Esperienze di rinnovamento urbano in Baviera".

1977 Frequenza ai corsi della Scuola di Perfezionamento in Restauro dei Monumenti, Università degli Studi di Napoli, Facoltà di Architettura, su "Motivazioni storico-artistiche nel restauro dei monumenti e dello ambiente"; "La tutela dei beni culturali negli Stati Uniti".

1978 Viaggi di studio attraverso la Puglia e la Basilicata con l'obiettivo di conoscere meglio e di approfondire il contesto storico ed economico di tali regioni, nonché il substrato sociale e culturale anche in relazione allo studio Cultura, società e sviluppo territoriale nel Mezzogiorno.

1979 Partecipazione al Convegno "Politica edilizia e gestione del territorio in Polonia", SAIE 1979, Bologna 19-20 ottobre.

1980 Congresso Internazionale su "La politica mediterranea della CEE", organizzato dal Seminario di Studi Politici e Sociali, Istituto Universitario Orientale, Napoli 29-30 marzo.

Incontri di studio con il prof. Roger Saint-Alary che nel corso del suo soggiorno in Italia ha tenuto due relazioni a Napoli, il 27 ed il 28 ottobre, su: "La politique d'amenagement du territoire en France" (presso la Facoltà di Architettura); "Le plafond légal de densité" (presso la Facoltà di Economia e Commercio).

Partecipazione all'incontro culturale sul tema "Per una nuova politica comunitaria di sviluppo regionale", organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, 11 novembre.

Partecipazione all'organizzazione del progetto "Risparmio energetico", nell'ambito della Convenzione Facoltà di Ingegneria-Comune di Napoli, legge 285/77.

1981 Partecipazione al "IV Confronto Europeo delle città storiche", Consiglio d'Europa, Friburgo (Svizzera) 14-16 ottobre.

Partecipazione al Congresso "Beni culturali ed interessi religiosi", Università di Napoli, 26-28 novembre.

1982 Partecipazione all'incontro dibattito su "Ricostruzione e sviluppo tra governo locale e governo centrale", Facoltà di Economia e Commercio, Napoli 15 febbraio.

Partecipazione al Seminario di Studi su "Il disegno di legge urbanistica n. 416/1982 della Regione Campania", Istituto di Architettura e Urbanistica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, 15 dicembre.

1983 Partecipazione al Seminario di Studi su "Il processo di pianificazione nell'esperienza statunitense contemporanea", prof. D. Ryan e su "Pianificazione urbanistica a Seattle", prof. B. Farrar, Istituto di Architettura e Urbanistica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, 8 marzo.

Partecipazione alla "Seconda Conferenza su traffico e trasporti - Una nuova cultura della mobilità e del trasporto collettivo per una città a misura d'uomo: realizzazioni e proposte a confronto", Comune di Napoli, 17-19 marzo.

Confronto Italo-Francese "Nazionalizzazioni e denazionalizzazioni - due diverse risposte ad una stessa crisi?", Facoltà di Economia e Commercio, Università di Napoli, 12-14 ottobre.

Viaggio di studio in Ecuador, Perù e Brasile per studiare, anche sotto il patrocinio dell'UNESCO, i problemi di alcuni centri storici dichiarati Patrimonio del Mondo e dell'Umanità. Novembre.

1985 Membro proponente la costituzione del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università degli Studi di Napoli "Federeico II".

Partecipazione al ciclo di lezioni della Scuola di perfezionamento in Restauro dei Monumenti, Università di Napoli, su "Conservazione e restauro dell'area mediterranea. La cultura bizantina e islamica" tenutesi dal 25 febbraio al 31 maggio.

Partecipazione al Congresso su "Analisi del 'luogo' - teorie e metodi dell'Urban Design", Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, 21-23 marzo.

Presentazione del volume "Ouro Preto e Olinda - Centri storici del Brasile 'memoria' per l'umanità", con gli interventi dei proff. C. Beguinot, U. Cardarelli, G. Palma, E. Sbriziolo ed H. Arena, Facoltà di Economia e Commercio, Università di Napoli, 14 maggio.

Partecipazione al Convegno di Studio su "Un futuro per il presente - Telecomunicazioni e territorio", C.N.R. e I.PI.GE.T., Villa Campolieto, Ercolano 20 giugno.

Adesione al Gruppo di Ricerca "Innovazione Tecnologica e Trasformazioni territoriali per la città del XXI secolo".

Partecipazione alla Giornata di Studio su "La conservazione del patrimonio architettonico ed ambientale del Mediterraneo", Università di Napoli - Istituto Universitario Orientale di Napoli - International Council on Monuments and Sites, Napoli 15 luglio.

Partecipazione al Confronto ItaloFrancese su "Aree metropolitane e grandi agglomerazioni urbane", Università di Napoli - Université Paris II, Napoli 7-9 ottobre.

1986 Viaggio di studio a Parigi, nel quadro delle iniziative della "Commissione delle Comunità Europee per lo sviluppo di programmi comuni di studio fra istituti di istruzione superiore degli stati membri della Comunità" per approfondire il tema "Il riscatto delle periferie - operazione banlieu", aprile.

Partecipazione al Convegno di Studio su "La città cablata - Un futuro per il presente", C.N.R. e I.PI.GE.T., Palazzo D'Avalos, Napoli 7 luglio.

1987 Organizzazione di un Seminario su "Il ruolo dell'UNESCO nella tutela dei centri storici dell'America Latina", con la partecipazione del prof. Hector Arena, responsabile dell'UNESCO per la tutela dei beni culturali del Sud America e del Caribe, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, 29 aprile.

Delegata italiana alla IV Sessione del CIVIH (Comité International sur les Villes Historiques - ICOMOS) Ungheria 1-7 giugno.

Viaggio di studio a Parigi, nel quadro delle iniziative della "Commissione delle Comunità Europee per lo sviluppo di programmi comuni di studio fra istituti di istruzione superiore degli stati membri della Comunità" per approfondire il tema "Recupero e riutilizzazione, nell'area metropolitana di Parigi, di strutture industriali ed infrastrutture obsolete: architetture in ferro", luglio.

Partecipazione al Convegno di Studio su "La città cablata - Stato dell'arte e sperimentazione", C.N.R. e I.PI.GE.T., Palazzo D'Avalos, Napoli 11 dicembre.

1988 Presentazione del volume "Antiche capitali del Sud America", con gli interventi di H. Arena, R. Di Stefano, L. Castellina e F. Tessitore, Facoltà di Lettere, Università di Napoli, 22 febbraio.

Partecipazione al Convegno Internazionale su "Un futuro per la città. Gestione e valorizzazione delle risorse. Le città medie europee", Bari 3-5 marzo.

Partecipazione al Colloquio Internazionale su "La valutazione nella pianificazione urbana e territoriale: teoria e casi di studio", C.N.R. e Istituto per la Residenza e le Infrastrutture Sociali - Bari, Capri 5/7 aprile, Napoli 8/9 aprile.

Presentazione del volume "Antiche capitali del sud America" organizzata dall'Ambasciata del Brasile a Parigi e dalla delegazione permanente del Brasile presso l'UNESCO, presso la Galleria Debret, Parigi 8 settembre.

Viaggio di studio in Spagna, sotto il patrocinio dell'UNESCO, ed in particolare visita ed incontri con rappresentanti degli enti locali delle città di Avila, Segovia e Santiago de Compostela per analizzare i problemi dei loro centri storici, dichiarati Patrimonio del Mondo e dell'Umanità, 10-24 settembre.

Partecipazione all'"Incontro di studi su Roberto Pane", organizzato dal Dipartimento di Storia dell'Architettura e Restauro e con il Patrocinio della Facoltà di Architettura, Università di Napoli, 14-15 ottobre.

1989 Partecipazione alla Conferenza Nazionale ICOMOS su "Monumenti: una risorsa per il futuro", Roma 24-25 maggio.

Partecipazione al Seminario di Studi, sul quartiere di Montecalvario in Napoli, promosso dal C.E.S.U.N. (Centro Studi per l'Edilizia Università di Napoli), Napoli 6-7 luglio.

Partecipazione al Convegno Internazionale su "La valutazione nella pianificazione urbana e regionale", C.N.R.-I.R.I.S. (Bari), Capri 4-8 settembre.

Presentazione del volume "Antiche capitali del Sud America" organizzata dalla Università di Lima (Perù) e dall'Istituto Italiano di Cultura di Lima, Lima 28 settembre.

Partecipazione al Convegno su "L'arte del fabbricare" organizzato dall'Istituto di Architettura Tecnica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, 6-7 ottobre.

Partecipazione al Convegno su "Innovazione Tecnologica e Trasformazioni Territoriali" organizzato dal Dipartimento di Tecniche dell'Edilizia e Controllo Ambientale - Istituto di Analisi dei Sistemi e Informatica, Facoltà di Ingegneria, Università di Roma "La Sapienza", 17 ottobre.

Partecipazione al Primo Incontro-Dibattito tra unità operative del Progetto Finalizzato Edilizia del C.N.R. su "La ricerca per il recupero edilizio", Napoli 1-2 dicembre.

1990 Partecipazione alla Giornata di Studio su "Amazzonia - Gestione dell'ambiente e tecnologie aerospaziali" organizzata dall'Istituto di Aerodinamica "U. Nobile" e dal Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli, 29 gennaio.

Partecipazione alla Rassegna Internazionale dell'Audiovisivo Didattico, Seminario Nazionale su "Ecosistema Città: Natura, Cultura e Tecnologie Avanzate", Sorrento 28-31 marzo.

Partecipazione, presso il CNR, alle riunioni congiunte di gruppi di ricerca finanziziati dal Comitato Scienze e Tecnologie Ambiente e Habitat, n. 13.

Partecipazione alle riunioni per la proposta di istituzione di un "Gruppo Nazionale Territorio".

1991 Partecipazione all'incontro-scontro su "La città metropolitana: spazio-tempo- velocità per la città del XXI secolo", DI.PI.S.T.- I.PI.GE.T.-M.I.X.E.R., Napoli 22-23 marzo.

Partecipazione al Corso su "Programmare in un'economia di mercato: sistemi locali, competizione e strategie di sviluppo nell'Europa che cambia", C.N.R., Capri 5-11 maggio.

Partecipazione al Convegno su "La città metropolitana: una via al governo locale", Facoltà di Economia e Commercio, Università di Roma "La Sapienza", 31 maggio.

Partecipazione all'Incontro-Dibattito su "Esperienze di pedonalizzazione nei centri storici", Facoltà di Architettura, Università di Napoli "Federico II", 20 settembre.

Partecipazione al Seminario di Studi su "Diritto all'ambiente e tecnologie aerospaziali 'Il caso Amazzonia'", Convegno d'Ateneo, Università di Napoli "Federico II", 23 settembre.

Partecipazione al Convegno su "Le mutazioni dell'habitat. Una nuova cultura del recupero", Istituto di Architettura Tecnica, Università di Napoli "Federico II", 4-5 ottobre.

Partecipazione al Simposio Internazionale Pluridisciplinare su "Percezione e valutazione dell'ambiente urbano: verso approcci integrati nel contesto europeo", Programma UNESCO - Uomo e Biosfera, Progetto MAB 11, Roma 28-30 novembre.

1992 Partecipazione al Convegno "C'è un futuro nel passato. Il Recupero del centro storico di Napoli", organizzato da "ANIAI Campania", Amministrazione Comunale di Napoli, Soprintendenza BB. AA. di Napoli e Provincia, Università degli Studi Federico II, Napoli 11 marzo.

Organizzazione di un "Seminario di Formazione e di Studio" su "Habitat, Urbanistica e Innovazione Tecnologica nei Paesi in Via di Sviluppo dell'area Mediterranea: formazione e ricerca", DI.PI.S.T., Napoli 27 aprile.

Partecipazione al Convegno Internazionale "Per il XXI Secolo una Enciclopedia e un Progetto", DI.PI.S.T.-I.PI.GE.T., Napoli 22 giugno.

Delegata italiana alla XI Sessione del CIVIH (Comité International sur les Villes Historiques - ICOMOS), Ungheria 6-12 settembre.

Partecipazione ai lavori e relazione su "Strutture metropolitane. Dimensione, mobilità e processi di degrado", per i Progetti Strategici del CNR "Gli effetti economico-sociali indotti dalla costruzione di un attraversamento stabile sullo Stretto di Messina" e "Aree metropolitane e innovazione", Università di Urbino 16-17 ottobre.

Partecipazione al Convegno su "Insediamenti universitari e città di medie dimensioni", Università di Brescia 22 ottobre.

Partecipazione al Colloquio Internazionale su "I sistemi di castelli e recetti del Garda bresciano", Università di Brescia e Università di Udine, Desenzano del Garda e Lonato 23-24 ottobre.

1993 Relazione introduttiva, dal titolo "Il progetto di Ricerca Nazionale: obiettivi, criteri e metodo", tenuta al Seminario su "Habitat, Urbanistica e innovazione tecnologica nei Paesi in via di sviluppo dell'area mediterranea: formazione e ricerca", organizzato dalla Scuola di Specializzazione in "Tecnologia, architettura e città nei Paesi in via di sviluppo", Politecnico di Torino, Torino 17 marzo.

Partecipazione al "Convegno dei docenti di discipline architettoniche, urbanistiche, storiche e del disegno delle Facoltà di Ingegneria", Università degli Studi di Trieste, Trieste 9-10 giugno.

Partecipazione al "Convegno dibattito per la città della pace, per la città della scienza", Teleconvegno con Tokyo, Gerusalemme, Delft, Parigi e Londra organizzato dal DI.PI.S.T., I.PI.GE.T., MIXER, Napoli 21-22 giugno.

Delegata alla X Assemblea Generale ICOMOS, Sri LAnka, Colombo 30 luglio-4 agosto.

Relazione al Scientific Symposium "Conservation Economics", svoltosi a Colombo dall'1 al 4 agosto, dal titolo "Centres historiques et systèmes territoriaux: quelques exemples", Colombo 2 agosto.

Partecipazione al National Tour di studio organizzato dal Comitato ICOMOS dello Sri Lanka per visitare i complessi archeologici del "Triangolo culturale" dichiarati Patrimonio Mondiale, nonchè conoscere e discutere i criteri ed i modi di intervento, 5-7 agosto.

Viaggio di studio nello Stato Tamil Nadu (India) con visita delle città storiche e dei complessi sacri di Tiruchirappalli, Thanjavur, Madurai, Kanchipuram e dei templi e mandapa di Mamaliapuram, culturalmente e storicamente vicini al patrimonio dello Sri Lanka.

Partecipazione, come osservatore straniero, alla "Journée de réflexion de la section 39 du CNRS: Espaces, terrotoires et sociétés", tenutasi a Parigi il 19 novembre.

1994 Partecipazione al "Second International Jerusalem Symposium on Heritage" svoltosi a Gerusalemme dal 13 al 18 marzo.

Relazione su "Historic towns and freetime: prospects for the XXI century", tenuta al "Second International Jerusalem Symposium on Heritage", Gerusalemme 15 marzo.

Sostenitore della "Carta di Megaride 1994" presentata a Napoli il 29 maggio.

Partecipazione al Seminario "Ricerca ed informazione in Campania", organizzata dal CESUN, dal CNR Progetto Finalizzato Edilizia, dal Consorzio Napoli-Ricerche, dal CORITEA, Napoli 3 giugno.

Partecipazione al Seminario Internazionale su "Il sistema uomo-ambiente tra passato e presente", organizzato dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, Ravello 3-5 giugno.

Relazione su "Trasformazioni territoriali e processi conoscitivi", tenuta al Seminario Internazionale su "Il sistema uomo-ambiente tra passato e presente", Ravello 5 giugno.

Lezione su "Le 'Carte' internazionali per il patrimonio storico-artistico ed il loro impatti culturale" tenuta nel corso dell'Atelier Européen d'Architecture. "Europe/Amerique Latine. La ville de Salvador", svoltosi dal 19 al 30 settembre, organizzato nell'ambito del Programma ERASMUS (PIC) "Architecture, Urbanisme et Aménagement. Europe/Amerique Latine", Lisbona 26 settembre.

Partecipazione al seminario organizzato dal "Centros etudos Geográficos" Universidade de Lisboa, in relazione all'Atelier Européen d'Architecture. "Europe/Amerique Latine. La ville de Salvador", svoltosi dal 19 al 30 settembre, organizzato dal Programma ERASMUS (PIC) "Architecture, Urbanisme et Aménagement. Europe/Amerique Latine", Lisbona 27 settembre.

Partecipazione alla tavola rotonda su "Les temps des villes" organizzata dall'Institut Franco-Portugais de Lisboa, in relazione all'Atelier Européen d'Architecture. "Europe/Amerique Latine. La ville de Salvador", svoltosi dal 19 al 30 settembre, organizzato dal Programma ERASMUS (PIC) "Architecture, Urbanisme et Aménagement. Europe/Amerique Latine", Lisbona 29 settembre.

Partecipazione alla II Tavola Rotonda su "Aree protette e parchi naturali: ricerca, studio, sperimentazione" - organizzata dal CNR, Area di Ricerca di Napoli, Servizio di Ricerca e Sperimentazione sulle aree protette, Roma 21 ottobre - nella qualità di coordinatore del Progetto di Ricerca "Il Parco dei Monti lattari" (Progetto n°B04) e di esperto nell'ambito del Progetto "L'unione maghrebina araba e lo sviluppo socio-economico della regione in termini di compatibilità ambientale: il piano di tutela delle coste e dei suoli agricoli".

Partecipazione al Convegno Internazionale "UNESCO Per la tutela dei centri storici. Napoli Patrimonio dell'umanità", Napoli 3-5 novembre.

Relazione su "Violenza, Tempo Libero e centri storici", tenuta al Convegno Internazionale "UNESCO Per la tutela dei centri storici. Napoli Patrimonio dell'umanità", Napoli 4 novembre.

1995 Delegata alla XIV Sessione del CIVVIH (Comité International sur les Villes et les Villages Historiques - ICOMOS), Ungheria 3-8 aprile.

Organizzazione di un Seminario di Formazione "Ambiente, trasformazioni territoriali e sviluppo socio-economico. La Tunisia un caso di studio", svoltosi presso l'IREM (Istituto di Ricerche dell'Economia sull'Economia Mediterranea, del CNR), l'11 maggio e relazione introduttiva su "Un progetto di ricerca nell'area mediterranea" (a questa hanno fatto seguito le relazioni della prof. Teresa Colletta su "Il territorio storico della Tunisia", quella del dott. Ciro Romano su "Interazioni ambiente naturale/trasformazioni antropiche" e quella dell'ing. Emilio Conte su "Caratteristiche socio-economiche e sistema territoriale").

Viaggio di studio a Barcellona (E) in relazione ai nuovi interventi di riqualificazione urbana.

Organizzazione e partecipazione al Second European Workshop "Urban Rehabilitation: Europe/Latin America", svoltosi a Cambridge dall'11 al 22 settembre 1995 in relazione al Programma ERASMUS (PIC) "Architecture, urbanisme et aménagement. Europe/Amerique Latine".

Partecipazione all'International Symposium "Il progetto nello spazio della memoria: segni, idee e potenzialità", Dipartimento di Ingegneria Edile, Università degli Studi di Napoli "Federico II", Napoli 27-28 ottobre.

Partecipazione all'Incontro Internazionale di Studio su "La Carta di Venezia, trenta anni dopo", organizzato dall'ICOMOS, Comitato Italiano, Napoli 6-7 novembre.

Contributo alla stesura delle "riflessioni" sulla Carta di Megaride.

Partecipazione all'organizzazione del Scientific Seminar "The Metropolis in Mediterranean economy and urban planning. Naples-Istanbul: a comparative research", articolato in due sessioni: la prima, organizzata dall'IREM e svoltasi a Napoli il 13 ottobre, dove si è tenuta una relazione su "Città metropolitane nei differenti contesti economici e culturali del Mediterraneo"; la seconda, organizzata dall'ICOMOS Turkey, si è svolta ad Istanbul l'11 dicembre e vi si è tenuta una relazione su "Projets pour Naples et perspectives de réutilisation des zones industrielles".

Partecipazione, a seguito di invito in qualità di esperto territorialista e studioso dei "Grandi progetti" in Italia, al workshop su "Grandes infrastructures et forme urbaine" organizzato nell'ambito della Coopération scientifique et technique européenne, Action COST C2, Genève 1-2 dicembre.

1996 Missione, quale esperto UNESCO, a valutare la candidatura di Cuenca (E) a Città Patrimonio del Mondo.

Organizzazione di un Seminario su "La regione maghrebina: invarianti e specificità nell'ottica di uno sviluppo sostenibile", in collaborazione con l'Istituto di Ricerche sull'Economia Mediterranea (CNR), tenutosi a Napoli il 5 maggio. Relazione introduttiva su "Trasformazioni territoriali e valorizzazione dell'ambiente antropico: fasi e prospettive di una ricerca sul Maghreb" e chiusura dei lavori.

Partecipazione al VII Congreso Iberoamericano de Urbanismo con una relazione dal titolo "Recursos y planificación estratégíca", tenutosi a Pamplona (Spagna) dal 24 al 27 settembre.

Partecipazione all'Incontro organizzato dal Dipartimento di Urbanistica dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" su "Il contributo della ricerca per lo sviluppo del Mezzogiorno. Territorio e ambiente", Napoli 4 luglio.

Partecipazione alla IX Assemblea Generale ICOMOS, Bulgaria, Sofia 5-9 ottobre.

Relazione al International Symposium "The Heritage and Social Changes", svoltosi a Sofia dal 5 al 7 ottobre, dal titolo "Temps libre e patrimoine", Sofia 6 ottobre.

Partecipazione alla II Assemblea nazionale della Società Italiana degli Urbanisti, tenutasi a Roma il 5 dicembre.

1997 Partecipazione all'Incontro su "Il progetto urbano. Una frontiera ambigua tra Urbanistica e Architettura", tenutosi presso l'Istituto di Studi Filosofici, Napoli 30-31 gennaio.

Partecipazione alla Tavola Rotonda organizzata dal CNEL in occasione del Seminario su "Ambiente e sviluppo nel Maghreb", Roma 22 settembre.

Organizzazione, nell'ambito del Programma ERASMUS (UE) "Architecture, urbanisme et aménagement: Europe/Amerique Latine", del Colloque International "Le temps des villes: Buenos Aires, Montevideo, Paris", Parigi 24-26 settembre.

Partecipazione al Convegno Internazionale "La residenza in Europa alle soglie del terzo millennio", Dipartimento di Ingegneria Edile, Università degli Studi di Napoli "Federico II", Napoli 11-12 ottobre.

Partecipazione alla presentazione del volume "L'area dello Stretto. Messina e Reggio Calabria nelle prospettive dell'economia mediterranea", organizzata da "Città & Territorio",
Messina 20 ottobre.

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SCHEDE PUBBLICAZIONI

Studi monografici

1. Una proposta urbanistica: l'Università a Capua

2. La città degli urbanisti

3. Urbanistica e pianificazione in Gran Bretagna

4. Verso nuovi insediamenti umani. Urbanistica e tecnologia per la sopravvivenza dell'uomo

5. La complessità funzionale. Ricerca di un algoritmo risolutivo

6. Cultura, società e sviluppo territoriale nel Mezzogiorno

7. Prospettive della pianificazione urbanistica per il miglioramento e la protezione dell'ambiente nell'Europa Comunitaria Mediterranea

8. Analisi delle interrelazioni funzionali per la definizione di nuovi standards

9. Analisi dello sviluppo urbano di Ouro Preto

10. Antiche capitali del Sud America

11. Fori telematici e Tempo Libero

12. Centri storici riuso e recupero. Tre casi in Spagna

13. Innovazione tecnologica e Tempo Libero

14. Area Mediterranea. Habitat Urbanistica e Innovazione Tecnologica: La Tunisia

15. Maghreb. Algeria Marocco Tunisia verso uno sviluppo sostenibile

16. L'area dello Stretto. Messina e Reggio C. nelle prospettive dell'economia mediterranea

Articoli

1. La pianificazione urbanistica in Polonia come espressione di storia, cultura e società

2. Il recupero edilizio: cultura e prassi

3. Prospettive per il recupero e lo sviluppo della città di Capua

4. Proposte per il rilancio economico e culturale di Capua

5. Il programma pluriennale di attuazione: strumento di pianificazione e programmazione urbana

6. Centro storico oggi

7. Habitat, urbanistica e innovazione tecnologica nei Paesi in via di sviluppo dell'area mediterranea: formazione e ricerca

8. Centres historiques et systèmes territoriaux

9. Violenza urbana, Tempo Libero e centri storici

10. La dimensione territoriale dei centri storici

11. Città metropolitane nei differenti contesti economici e culturali del Mediterraneo

12. Il territorio dell'Alta Valle del Sabato: da Serino ad Atripalda

13. L'area dello Stretto nelle prospettive dell'economia mediterranea
 

Relazioni e saggi di recensione

Studi monografici

1. Una proposta urbanistica: l'Università a Capua. Istituto di Architettura e Urbanistica, Università di Napoli, Facoltà di Ingegneria, 1971.

L'analisi delle esigenze "strutturali" dell'Università e la consapevolezza del ruolo e del significato da questa assunto, in relazione alle diverse forme di organizzazione edilizia all'interno e/o in rapporto al sistema urbano, conduce ad una puntualizzazione del discorso sulla situazione italiana ed in particolare campana. Il quadro ambientale, alla luce di uno studio dell'utenza napoletana, consente la formulazione di adeguate prospettive per lo sviluppo delle "strutture del sapere". In tale contesto lo studio della stratificazione storica della città di Capua, dell'evoluzione urbanistica dell'insediamento e delle sue strutture edilizie, nonché delle attuali esigenze di reinserimento nel quadro culturale contemporaneo, porta alla proposta di creare in tale città una struttura universitaria, individuando nella situazione ambientale, spaziale ed economica prerogative favorevoli alla realizzazione di un simile impianto. La possibilità di recuperare e di dare nuova vita a numerosi complessi architettonici, ormai degradati, e la disponibilità di aree a questi strettamente collegate, porta alla ipotesi di una sorta di struttura interrelata con il sistema urbano. La proposta progettuale tiene conto di quanto delineatosi, negli anni sessanta, circa la struttura dipartimentale; l'impianto è stato concepito nell'ambito di una maglia tridimensionale, da un lato per poter meglio rispondere alle esigenze interdisciplinari, dall'altro per garantire effettivi scambi con il settore industriale e per offrire il migliore supporto possibile alla didattica ed alla ricerca, anche teorica. La città di Capua risulta coinvolta in toto nella proposta progettuale e vede in un recupero fisico e culturale una forma di rivalutazione del notevole patrimonio storico ed architettonico.

2. La città degli urbanisti. Istituto di Architettura e Urbanistica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, n.10 della Collana di Studi di Architettura e Urbanistica, Napoli, 1971.

Come si legge nella presentazione del prof. Corrado Beguinot, il lavoro costituisce la ripresa e lo sviluppo di una tematica vicina alla sfera dei contatti interdisciplinari con la sociologia, ove il problema del contenuto umano del contesto territoriale è stato "esaminato con un'apertura metodologica ed una ricchezza di documentazione". Dopo una premessa che illustra l'ottica particolare di cui si giova lo studio, si focalizza la situazione odierna della disciplina urbanistica. Interdisciplinarietà e settorialismo sembrano due posizioni estreme che tendono a fondersi nella visione globale delle interrelazioni che vengono a stabilirsi fra le componenti del sistema urbano. Di tale tendenza, con i relativi sostanziali mutamenti che si possono oggi registrare nell'ambito disciplinare dell'urbanistica, si parla più diffusamente nel secondo capitolo, quando si passa ad esaminare le principali e più recenti interpretazioni del fenomeno "città". Nel capitolo successivo si evidenzia l'idea centrale intorno a cui ruota lo studio, cioè il rapporto biunivoco, anche se contestualmente libero, fra città e società, tra i loro sviluppi "paralleli". Gli esempi scelti per illustrare, con una scarna ma efficace casistica, il rapporto anzidetto si completano, nel quarto capitolo, con alcune ipotesi di prospezione, tendenti a finalizzare l'analisi senza limitarsi ad indagare un tipo di comportamento connesso con l'ambiente in cui esso si sviluppa, ma ampliando il discorso ai bisogni, alle aspirazioni, a quanto insomma può essere suscettibile di interpretazione - o anche di intuizione - da parte dell'urbanista, per un più corretto disegno dell'environment. Nell'ultimo capitolo si fa cenno a recenti teorie sull'habitat e sullo sviluppo del territorio urbanizzato, discutendone criticamente gli aspetti positivi o negativi nei riguardi della componente socio-psicologica. Si ritrova la conferma, nelle conclusioni, di come un metodo di pianificazione territoriale non possa prescindere dal considerare i valori culturali di un insieme di individui o di una comunità organizzata e si indica anche il ruolo mediante il quale commisurare l'intervento urbanistico a tale complessa ma estremamente suggestiva realtà umana.

3. Urbanistica e pianificazione in Gran Bretagna. Istituto di Architettura e Urbanistica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, n.13 della Collana di Studi di Architettura e Urbanistica, Napoli, 1973 (in collaborazione). Sono stati redatti dalla scrivente i capitoli I "Strutture e livelli di pianificazione", III "Il rinnovamento urbano", le schede relative alle New Towns di Glenrothes, Cumbernauld, Skelmersdale, Livingston e Runcorn.

"La ricerca urbanistica contiene, tra i suoi momenti fondamentali, quello dell'informazione e del confronto critico fra esperienze e progetti maturati nelle differenti aree culturali del mondo civilizzato. L'aggiornamento di metodi e di tecniche, cui tende costantemente il filone più sensibile e seriamente impegnato della nostra disciplina, è possibile soltanto con la conoscenza approfondita e meditata, della realtà e della vita urbana che nei vari paesi - europei ed extra europei - si è sviluppata negli ultimi decenni". Così nel primo capitolo del lavoro, in cui si innesta il panorama urbanistico sulla situazione culturale del paese e sulla cultura anglosassone, si articola l'analisi dell'ordinamento politico-amministrativo dell'urbanistica e del suo graduale formarsi dai primi del novecento alla seconda guerra mondiale. Attraverso il dibattito di problemi basilari per la pianificazione urbana, quali l'uso del suolo nel regime di proprietà vigente nel Regno Unito, si giunge all'individuazione dei più recenti indirizzi della politica di piano. Il terzo capitolo tratta del "Rinnovamento urbano", ossia di quel tipo di intervento estremamente diffuso nelle città storiche e che ha dato luogo a diversi orientamenti a seconda del contesto cui le operazioni erano rivolte. "I criteri di intervento si chiariscono attraverso l'esemplificazione dei casi di Liverpool, Manchester, Leeds, Blackburn e Leicester che da una profonda trasformazione funzionale dello spazio urbano giungono, altrove, a semplici riorganizzazioni o ristrutturazioni fisiche di interi quartieri di slums. Aspetti sociali e produttivi, connessi con il rinnovamento delle principali città, emergono in stimolanti rapporti con i nostri problemi del restauro e dell'ammodernamento di strutture urbane e sociologiche fatiscenti". Fa seguito una casistica esemplificativa basata sul tipo di scheda illustrativa e sintetica ove vengono tra l'altro recuperate le "tappe di un discorso unitario, rivolto a trarre dall'analisi una sintesi metodologica utile ad affrontare con maggiore consapevolezza critica lo studio della nostra realtà urbanistica, pur nel diverso riferimento segnalato dalla problematica locale".

4. Verso nuovi insediamenti umani. Urbanistica e tecnologia per la sopravvivenza dell'uomo. Dedalo libri, Bari, 1976 (in collaborazione). Sono stati redatti dalla scrivente i capitoli II "Lo sviluppo al traguardo", III "La cultura dell'habitat", V "Un modello a concentrazione dispersa".

"L'attuale cultura urbanistica è polarizzata da due fenomeni particolarmente incisivi: il primo di carattere socio-economico, centrato sul precisarsi del ruolo della città nell'economia del territorio, ruolo messo in crisi dalla esplosione demografica e dal richiamo che la città industriale ha esercitato ed esercita su strati sempre più vasti della popolazione; il secondo, di estrazione più specificamente scientifica, costituito dall'enorme progresso tecnologico, che provoca un'ondata di prosperità e di sviluppo economico senza precedenti nella storia del nostro ambiente". Il lavoro, che tende a saldare gli aspetti tecnologici e quelli ambientali, fa sì che venga offerta una risposta concreta ai problemi della sopravvivenza, messa in crisi dall'esplosione demografica e dalle prospettive di esaurimento delle risorse mondiali. Un'analisi, nel secondo capitolo, delle aree geografiche, dell'uso del suolo, dei consumi e delle risorse, della rete dei servizi, delle industrie e delle politiche insediative, tende a fare il punto sull'attuale situazione. Ma il contesto ambientale perde di significato e di valore se avulso da quello "culturale". Il terzo capitolo affronta pertanto il tema relativo al ruolo, in tale ottica, dell'antropologia culturale e sociale, della forma e della cultura dell'habitat, della famiglia e della società, delle organizzazioni comunitarie e di quelle sociali. L'analisi critica degli attuali sistemi di urbanizzazione e delle possibilità offerte dal progresso tecnologico (capitolo IV "Lo spazio dell'uomo") consente di mettere in luce, nel V capitolo come sia possibile concepire un nuovo "habitat" in grado di offrire un diverso ma adeguato spazio alla vita dell'uomo nel rispetto dell'ambiente e dell'uso del suolo, principalmente destinato alle attività produttive, essenziali alla sopravvivenza. Il lavoro pone in risalto l'esigenza di non perdere di vista la complessità delle interrelazioni tra le varie parti e di agire sempre nella piena consapevolezza di trovarsi di fronte ad un sistema globale, all'interno del quale dovrà ricercarsi un'alternativa agli habitat attuali. La proposta di un modello territoriale, tendente ad urbanizzare tutta la popolazione, organizzando le città secondo il criterio distributivo di una "concentrazione dispersa" si pone come una valida alternativa per risolvere l'attuale stato di crisi.

5. La complessità funzionale. Ricerca di un algoritmo risolutivo. Dedalo libri, Bari, 1979 (in collaborazione). Sono stati redatti dalla scrivente i capitoli III "La verifica delle funzioni nello spazio tridimensionale", IV "Analisi di una microstruttura urbanistica".

A tutti i livelli, da quello territoriale a quello microurbanistico, si vede crescere, con incredibile velocità, la complessità funzionale e sempre più spesso l'uomo si rivela incapace di programmare e di controllare la fitta rete di interrelazioni da essa generata. Diviene pertanto urgente l'individuazione di una metodologia che affronti e risolva i problemi dell'organizzazione funzionale, senza avere la pretesa di realizzare una determinazione meccanica della forma. Il problema della complessità è affrontato con l'uso di "modelli" che hanno rappresentato senza dubbio un momento di progresso e di sperimentazione di tecniche operative avanzate. Le metodologie fino ad ora messe a punto per la misura del "livello di servizio" possono, opportunamente modificate ed integrate, estendersi dall'ambito bidimensionale, della distribuzione di attrezzature sul territorio, a quello tridimensionale di strutture microurbanistiche. "In tal caso potrà essere utile la definizione di uno "spazio programmato" nel quale, analizzate le funzioni e le relative interrelazioni, l'organizzazione degli elementi sia determinata da modelli matematici... Una microstruttura urbanistica, quale quella di un habitat concentrato o di un grosso complesso polifunzionale, non può, oggi, realizzarsi che attraverso la formulazione scientifica di un sistema di progettazione e di verifica". Nel terzo capitolo del lavoro, quindi, analizzate le possibilità applicative di vari modelli matematici, si perviene alla proposta di un metodo di verifica delle interrelazioni funzionali in uno spazio tridimensionale. Nel quarto, infine, attesa la complessità di un organismo universitario, e prescelta come esemplificazione la Facoltà di Ingegneria di Napoli, si è operata un'applicazione concreta della metodologia di analisi, pervenendo al calcolo del costo d'uso attuale e di quello ottimizzato operando aggiustamenti di tipo intuitivo sullo spazio formalizzato esistente.

6. Cultura, società e sviluppo territoriale nel Mezzogiorno. In "Studi di Urbanistica", volume III, a cura di Urbano Cardarelli, Dedalo libri, Bari, 1979.

Nel quadro della ricerca finanziata dal Ministero della P.I. "Trasformazioni territoriali nel Mezzogiorno" il lavoro in oggetto non vuole costituire un'ulteriore rassegna delle politiche di piano nel Mezzogiorno e in Campania, bensì un'indagine sui fenomeni di rilevanza urbanistica, condotta sul filo di un metodo che si articola fra gli estremi, convergenti, della storia e della teoria. In particolare ad un'analisi della stretta interdipendenza tra "Il sistema socio-economico e l'antropologia culturale" segue uno studio evolutivo de "La cultura nell'approccio al territorio", ove ampio spazio viene dato alla, in generale negletta, componente culturale. Ma il lavoro, lungi dall'identificarsi con un'indagine teorica astratta, prende successivamente in esame "Le metodologie di indagine" fino ad ora approntate dagli studiosi, ed affronta un'"Analisi delle dinamiche e degli squilibri territoriali in Campania e Basilicata", onde poter concretamente pervenire alla "verifica dei parametri di comportamento e individuazione degli elementi fondamentali dell'intervento urbanistico". La presenza di indagini socio-antropologiche, miranti ad esplicitare gli aspetti di vita ed il livello socio-economico di sviluppo, assume notevole valore per la redazione dei piani urbanistici, perché soprattutto garantisce una reale presa di coscienza del problema. I parametri individuati nello studio, come paradigmatici di certi aspetti e comportamenti sociali e culturali, permettono non solo di conoscere le situazioni afferenti, quanto di poter meglio calibrare gli interventi e le scelte economiche, urbanistiche e quindi politiche. Le analisi in tale ottica non si potranno certo limitare a puri dati tabellabili, ma, con l'ausilio di ben formate équipes, devono mirare soprattutto ad approfondire il substrato socio-culturale. L'analisi antropologica, in tal senso, diventa uno strumento fondamentale strettamente relazionato a qualsiasi prassi pianificatoria.

7. Prospettive della pianificazione urbanistica per il miglioramento e la protezione dell'ambiente nell'Europa Comunitaria Mediterranea, Giuffrè, Milano, 1981.

Il lavoro, svolto in relazione al bando del "Concorso 1980" della Fondazione Aldo della Rocca per una monografia su "Prospettive della pianificazione urbanistica nell'Europa Comunitaria", ha vinto il secondo premio ed approfondisce tra l'altro le realtà e le politiche di tre Paesi che si protendono nel Mediterraneo e che aspiravano a far parte della Comunità Economica Europea: la Spagna, la Grecia e la Turchia. In particolare esso si articola in più parti inerenti rispettivamente: a) il quadro delle problematiche comunitarie; b) strutture urbane e territorio: i centri storici ed il recupero urbano come risposta ad esigenze culturali, economiche e sociali; c) l'area mediterranea: significato e ruolo; d) il caso della Spagna, della Turchia e della Grecia; e) indirizzi per la pianificazione urbanistica. Partendo da alcune considerazioni sull'attuale quadro territoriale mondiale, caratterizzato non solo da un costante sviluppo sul piano demografico e tecnico-sociale, quanto condizionato dall'evoluzione di sistemi e mezzi tendenti in un certo senso ad una continua alienazione dell'uomo dalla natura, si mira ad affrontare i problemi connessi alle abnormi espansioni urbane che se per un verso vengono a ripercuotersi sensibilmente sulla componente economica, dall'altro non prendono congruamente in considerazione i centri storici. Questi, come più recentemente si è andato comprendendo, possono e devono assumere ruoli primari nella pianificazione che, solo se affrontata su ampia scala territoriale, può offrire idonee risposte ai bisogni sociali ed economici oltre che culturali. In tale quadro è quanto mai interessante valutare metodologie e proposte a livello comunitario ed in particolare per l'area mediterranea, ove l'Italia, la Spagna, la Grecia e la Turchia (le ultime tre anche se al tempo non facenti parte della CEE avevano in effetti avviato passi concreti in tal senso), presentando stesse matrici ambientali, oltre che storico-culturali, possono suggerire la formulazione di alcuni criteri e sistemi comuni.

8. Analisi delle interrelazioni funzionale per la definizione di nuovi standards urbanistici. Istituto di Architettura e Urbanistica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, 1981.

Questo lavoro costituisce un primo contributo alla ricerca finanziata dal CNR: "Pianificazione e gestione della città e del territorio. Dall'analisi della domanda alla compilazione dei fabbisogni". In esso, ad un'analisi degli aspetti sociali e dell'utilizzazione delle aree urbane segue un'indagine sulla quantificazione degli spazi per le attrezzature secondo l'attuale normativa nazionale e regionale.

Le leggi regionali in materia, tuttavia, non sembrano aver messo a fuoco la reale portata del problema. "Se non si vogliono vedere annullati i vantaggi offerti dalle moderne tecnologie e dai mass media occorre revisionare gli attuali sistemi di distribuzione degli spazi urbani onde permettere la massima fruibilità col minimo dispendio di energia e di tempo... la dispersione vuol dire maggiori costi di utenza, maggiore impegno di superfici, spesso non equamente remunerative e comunque contro la necessità di cicli integrati di utilizzazione e di produzione".

Lo studio pertanto procede ad un'analisi delle interrelazioni tra i diversi livelli delle attrezzature, per una più razionale utilizzazione degli spazi. Un'esemplificazione condotta sulle strutture per l'istruzione è sembrata utile per consentire una prima proposta di nuovi criteri dimensionali per le attrezzature sociali.

9. Analisi dello sviluppo urbano di Ouro Preto. In "Ouro Preto e Olinda - Centri storici del Brasile 'memoria' per l'umanità", ESI, Napoli, 1985.

Il lavoro fa parte di una fase di studio sui centri storici, tendente a recuperare l'evoluzione del concetto generale di bene culturale, ponendo in luce il ruolo che negli ultimi cinquant'anni hanno avuto le Carte e le Direttive internazionali sulle legislazioni dei singoli Paesi. L'approfondimento del tema nei Paesi emergenti e la scelta del Brasile - esempio prestigioso di civiltà coloniale e post-coloniale - consentono di approfondire le radici storiche di un popolo e le sue scelte coerenti verso il recupero dell'identità nazionale; ma, al contempo, di cogliere le profonde contraddizioni socio-economiche che accompagnano la tutela e la rivitalizzazione dei centri storici.

In particolare, il contributo cui si fa riferimento parte da un quadro dell'evoluzione storico-sociale del Brasile, ritenendolo basilare per la comprensione dell'ambiente culturale nel quale si sono venute ad inserire le politiche di recupero dei centri storici e del patrimonio in generale. La lettura dello sviluppo della struttura urbana di Ouro Preto diviene il naturale passo successivo: essa trova concreti riferimenti nel contesto, nonchè caratteristiche espressioni a livello edilizio.

L'analisi della tipologia edilizia e delle tecnologie costruttive, sia degli edifici residenziali che di quelli civili pubblici e per il culto, mette in evidenza peculiarità specifiche che vengono decisamente a caratterizzare l'insediamento e che divengono, al limite, chiari riferimenti visivi nel paesaggio.

10. Antiche capitali del Sud America. Guida, Napoli, 1987 (in collaborazione). Sono stati redatti dalla scrivente i capitoli I "Aree urbane e recupero del patrimonio edilizio", IV "Quito: centro storico in 'area dinamica centrale'" e V "Cusco: centro storico in 'regione periferica'" (parte prima).

Dalla "Lista mondiale UNESCO" per la tutela dei centri storici, l'indagine trae spunto per "recuperare" all'attenzione degli studiosi le sorti di tre antiche capitali del Sud America. Tra queste Quito e Cusco, espressione della civiltà inca delle "alte culture" cui si è sovraimpresso il "marco" coloniale spagnolo, costituiscono due significative e paradigmatiche realtà, accanto a Salvador de Bahia, prima capitale brasiliana dell'impero portoghese.

Il lavoro affronta, dunque, le problematiche inerenti le "Aree urbane e il recupero del patrimonio edilizio", con particolare riguardo ai Paesi in Via di Sviluppo, nel tentativo di poter proporre forme di "Rivalorizzazione del patrimonio esistente come risposta alla nuova dimensione urbana". I contesti economici e sociali eterogenei pongono problematiche molto variate che richiedono politiche di intervento articolate su scale diverse.

L'indagine segue le alterne vicende storiche, socio-economiche e urbanistiche di Quito e Cusco, delle quali la prima soltanto, collocata in "area dinamica centrale", ha conservato il ruolo di capitale, mentre la seconda ha risentito della sua collocazione periferica rispetto all'attuale centro di potere. Oggi il loro riconoscimento internazionale di "città patrimonio del mondo e dell'umanità" le ripropone all'attenzione quali capitali della cultura sudamericana; per esse è in corso un processo di recupero ambientale le cui tecniche urbanistico-edilizie e giuridico-amministrative costituiscono uno dei temi oggetto dello studio.

E' così che da un quadro storico-ambientale di Quito, e dell'Ecuador in generale, si passa ad un'analisi delle problematiche urbane evidenziando le politiche di intervento portate avanti, onde poter delineare alcune prospettive per un adeguato sviluppo futuro.

L'iter che segue lo studio è analogo per Cusco ed il lavoro mette sufficientemente in evidenza le peculiarità specifiche di tali due diverse realtà, documentando con tavole ed allegati i più significativi momenti dello sviluppo, le norme e le direttive vigenti.

11. Fori telematici e Tempo Libero. In "La città cablata - Un'enciclopedia", C. Beguinot (a cura di) - C.N.R. e I.PI.GE.T., Napoli, 1989.

Il saggio fa parte del lavoro di Sperimentazione Progettuale sull'Area Metropolitana di Napoli, in relazione alla introduzione dell'innovazione tecnologica. Esso si inserisce in particolare nell'ambito del filone di "Previsione e Valutazione del Cambiamento" (vol. II, cap. V) e prende in considerazione le attività del Tempo Libero.

Nello studio, dopo un breve riesame dei modi in cui la società utilizza il proprio Tempo Libero, si tendono a valutare le probabili nuove domande dell'utenza e ad individuare possibili ed adeguate forme di riorganizzazione del territorio. L'analisi svolta sulle caratteristiche dell'utenza e sul ruolo che esse giocano nel condizionare la domanda di attività, mette chiaramente in evidenza come le caratteristiche demografiche, economiche e culturali incidono in modo rilevante nel determinare la domanda. Si valutano, pertanto, a valle, probabili modificazioni che possono determinarsi in ragione dell'introduzione dell'innovazione tecnologica e si avanza un'ipotesi di riorganizzazione del settore del Tempo Libero, per "punti" e per "fori" telematici.

Le strette relazioni che si rilevano tra "attività" e "utenza" fanno sì che le proposte di riorganizzazione del territorio, al fine di ottimizzare l'uso delle risorse, debbano puntualmente fare riferimento ai relativi contesti geografici e socio-economici.

Uno schematico accenno è qui fatto alla realtà partenopea e l'analisi per grandi linee riportata, sulle caratteristiche dell'area e della sua utenza, porta alla proposta di un "foro" telematico nella zona orientale di Napoli, quale nodo qualificato a servizio della collettività; di esso si delinea l'organigramma funzionale.

12. Centri Storici Riuso e Recupero. Tre casi in Spagna. DI.PI.S.T., Napoli, 1990.

Il lavoro è il risultato di uno studio condotto sotto il patrocinio dell'UNESCO su tre centri storici spagnoli (Avila, Segovia e Santiago de Compostela) dichiarati Patrimonio del Mondo e dell'Umanità e si inserisce nel filone delle ricerche su "La città Meditarranea", di cui alcuni risultati sono stati pubblicati a cura dell'I.PI.GE.T., del C.N.R. e del DI.PI.S.T. dell'Università di Napoli.

Come sottolinea Corrado Beguinot nella premessa, nel volume oltre alla analisi del contesto nazionale - in cui si focalizza l'attenzione sull'evoluzione delle norme urbanistiche con particolare riguardo al patrimonio storico-artistico e dando spazio alle recenti tappe che hanno fatto seguito all'emanazione della nuova Carta Costituzionale - si offre un'indagine puntuale su tre città di indiscusso prestigio. Il discorso si snoda secondo un ben definito iter, uguale per ogni centro. Ad un breve quadro su "Ambiente e Habitat", arricchito da un excursus sul "La storia e l'economia", necessario per mettere a fuoco con le loro implicazioni le componenti geomorfologiche, nonchè storiche, sociali ed economiche, segue un'indagine più dettagliata su "L'insieme storico" e sugli elementi che lo caratterizzano, mirando a raffrontare quanto emerge da un esame de "I Piani", con le "Linee di tendenza" che una simile indagine ha consentito di focalizzare.

La metodologia di analisi seguita è rigorosa e ad ampio spettro, nella convinzione che in contesti storici fortemente stratificati la "fase delle analisi" è particolarmente delicata, basilare substrato al progetto.

Lo studio sulle tre città porta a far rilevare come, pur in presenza di comuni elementi fisici, culturali, economici e politici, rilevanti possono essere le differenze tra le problematiche e quindi le prospettive. Queste richiedono sempre, tuttavia, il riferimento ad ambiti superiori, soprattutto nell'attuale momento storico in cui si coglie l'aleatorietà, di fronte a simili temi, di ristrette frontiere. E' così allora che, pur se molti sono i punti di contatto tra Avila e Segovia, profondamente diversa appare la loro realtà economica, urbana e territoriale. Se la prima dà inequivocabili segni di emarginazione fisica, la seconda risulta "più fortemente agganciata alla capitale e, nel rifiutare un ruolo di secondo piano, mira a ritrovare un rapporto di complementarietà con essa". Il caso di Santiago de Compostela invece denota chiaramente l'esistenza di un centro con matrici singolari. Segnata dall'opulenza vissuta in relazione all'antico culto di San Giacomo, con l'attuale laicizzazione dei luoghi, Santiago "tenta quasi di rivendicare nuovi ruoli economici e politici, oltre che culturali".

13. Innovazione Tecnologica e Tempo Libero. DI.PI.S.T., Napoli, 1992.

Nell'ambito degli studi tesi all'analisi delle trasformazioni territoriali conseguenti all'adozione dell'innovazione tecnologica, il lavoro focalizza lo'attenzione sulle attività del Tempo Libero. Il discorso si snoda nell'arco di quattro capitoli e, dopo aver chiarito "I termini del problema" e quanto funge da fondamento allo studio, si passa, nel secondo capitolo, ad una puntuale analisi delle relazioni esistenti tra le attività e l'utenza, valutandone peculiarità ed effetti.

L'introduzione delle nuove tecnologie porta ad una ripartizione diversa delle ore della vita umana e rende necessario il riesame dei modi in cui una società utilizza il proprio tempo, onde poter valutare le probabili nuove domande dell'utenza e riorganizzare adeguatamente il territorio.

L'esigenza di approfondire le relazioni tra il comportamento sociale e la diffusione dell'innovazione tecnologica nasce dalla volontà di dimostrare il ruolo cardine che le attività del Tempo Libero vanno sempre più assumendo sul piano economico, sociale e culturale. L'introduzione della telematica in tale settore porta a modificare le caratteristiche non solo funzionali, quanto della fruizione delle diverse attività e si riflette, da un lato, sulla diminuita rilevanza dell'allocazione e dall'altro sulla mobilità.

Nel terzo capitolo "Sintesi e prospettive" si avanzano alcune considerazioni sui "Mutamenti della domanda" e "Aspetti della mobilità" formulando ipotesi di "Razionalizzazione del sistema di servizi". Dallo studio emerge una discreta permeabilità del Tempo Libero alla innovazione tecnologica, anche se notevoli differenze esistono a seconda dei tipi di attività.

Nel quarto capitolo, infine, si delinea una proposta di "Riorganizzazione del territorio" in chiave sistemica e cioè un modello che, accanto ad una massimizzazione dei benefici con una minimizzazione dei costi, renda possibile un'offerta non discriminante, ma che esalti le possibilità di scelta: l'innovazione tecnologica deve essere utilizzata per minimizzare gli spostamenti per attività strettamente necessarie allo svolgimento della vita umana e massimizzare le possibilità di scelta per le altre, senza che vengano a gravare in maniera rilevante i condizionamenti esterni.

La realtà campana e l'area napoletana rappresentano i termini di riferimento: la situazione asfittica della città di Napoli e le carenze che essa registra, anche nei confronti di un'utenza solo urbana, richiedono il ricorso ad un modello che favorisca la creazione di "magneti" capaci di alleggerire la pressione sul capoluogo regionale.

14. Area Mediterranea. Habitat Urbanistica e Innovazione Tecnologica: La Tunisia. A cura di Elvira Petroncelli, DI.PI.S.T., Napoli, 1994.

Il volume - a cura della scrivente, quale coordinatore del Progetto Nazionale di Ricerca CNR, finanziato dal Comitato Scienze e Tecnologie Ambiente e Habitat - è frutto del lavoro triennale svolto dalle Unità di Napoli (Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio), Torino (Scuola di Specializzazione in "Tecnologia, architettura e città nei Paesi in via di sviluppo") e Reggio Calabria (Dipartimento di Scienze Ambientali e Territoriali). Nella prima parte del volume, "Un progetto di ricerca nell'area mediterranea", a firma della scrivente, sono esposti gli aspetti generali che fanno da sfondo allo studio. Nella prospettiva di definire le caratteristiche della città del XXI secolo, si evidenzia un tipo di approccio alla complessa problematica urbana e territoriale dei PVS. Dopo aver tracciato "Le linee guida" della Ricerca ed "Un nuovo approccio ai temi della cooperazione", il lavoro delinea i caratteri e le problematiche de "L'ambito fisico-culturale: il Mediterraneo", evidenziando le peculiarità ritenute fondamentali. Esse hanno avuto un ruolo fondamentale nella scelta de "Il tema della Ricerca: la Tunisia". L'impostazione data alla Ricerca e le sue finalità sono delineate ne "Il Progetto e l'attività di coordinamento", ove sono enunciati i campi di indagine delle tre Unità di Ricerca che vi hanno partecipato, i loro metodi ed obiettivi. In chiusura, in "Idee e prospettive" si avanzano alcune considerazioni sulla Tunisia, oggetto specifico e dello studio, e si accenna ad alcuni temi di ampio respiro, tra i quali il possibile ruolo dell'Italia nel contesto CEE e nel Mediterraneo.

Il volume contiene nella seconda parte, "Aree urbane e sistemi metropolitani sulle coste meridionali del Mediterraneo", il contributo dei ricercatori dell'Unità di Napoli che ha scelto di giovarsi di una metodologia di tipo tradizionale improntata ad una attenta ricognizione sistematica del contesto geografico, storico, culturale, economico, infrastrutturale ed insediativo, al fine di consentire la formulazione di un piano-progetto. Nella terza, "La riqualificazione urbana nell'area di Tunisi", l'Unità di Torino ha visto l'attenzione incentrata sull'habitat spontaneo nella capitale e sui progetti per la sua riqualificazione. Nella quarta, "Tecnologie innovative e organizzazione dell'informazione", l'Unità di Reggio Calabria, spiegando l'idea di Banca Dati sottesa allo studio, delinea le problematiche, le dinamiche e le esigenze sottese al contesto evidenziando le azioni da intraprendere per la sua realizzazione. Corredato di un'ampia documentazione fotografica e grafica, il lavoro si giova anche di una interessante cartografia informatizzata con alcune tavole interpretative del processo di formazione/trasformazione del sistema territoriale.

15. Maghreb. Algeria Marocco Tunisia verso uno sviluppo sostenibile. A cura di Elvira Petroncelli e Immacolata Caruso, ESI, Napoli, 1997.

Nel volume sono raccolti i risultati di una prima fase dei progetti di ricerca "L'Unione maghrebina araba e lo sviluppo socio-economico della regione in termini di compatibilità ambientale" e "Trasformazioni territoriali e valorizzazione dell'ambiente antropico", cui hanno lavorato venti ricercatori.

Nella prima parte "Il contesto socio-economico e le politiche di sviluppo" viene affrontato sistematicamente uno studio dei Paesi del Maghreb Centrale, con particolare approfondimento, tra l'altro, dei fenomeni migratori interni, delle strategie a livello governativo e delle politiche di cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo.

Nella seconda parte "Ambiente e sviluppo sostenibile", a cura della sottoscritta, si mira a fornire un quadro completo del contesto territoriale e ad individuare invarianti e specificità, quali elementi cardine su cui impostare la proposta progettuale. In particolare, nell'ambito di una pianificazione conservativa, essendosi soffermati sulle problematiche urbane e territoriali dell'area geografica, si delineano una sorta di linee strategiche lungo le quali muoversi e si giunge all'individuazione di aree di intervento campione, scelte in relazione a specifici criteri.

Lo studio si prefigura come base per sollecitare un dibattito tra forze sociali, operatori economici e studiosi dei temi trattati e come strumento idoneo ad evidenziare le potenzialità economiche dell'Algeria, della Tunisia e del Marocco, ed il ruolo che questi Paesi possono rivestire nell'ambito dell'economia mediterranea e nei rapporti con l'Italia e l'Unione Europea.

1. L'area dello Stretto. Messina e Reggio C. nelle prospettive dell'economia mediterranea. A cura di Elvira Petroncelli e Giuseppe Pace, ESI, Napoli, 1997.

Il lavoro, nato nell'ambito del Progetto Speciale CNR "Innovazione e ambiente antropizzato: l'impatto territoriale dei grandi interventi" è frutto dell'Unità Operativa affidata alla scrivente, che ha in particolare affrontato il tema "La città dello Stretto come polo ordinatore di un sistema mediterraneo".

Per molto tempo l'area dello Stretto di Messina è stata vista soltanto in funzione dell'opportunità o meno di realizzarvi un manufatto per congiungere la Sicilia al Continente. Il dibattito, sviluppatosi per oltre cento anni, raramente si è esteso in maniera consapevole alle problematiche socio-economiche e alle questioni di pianificazione territoriale dell'area, quando lo ha fatto eè sempre stato sulla base di una forte componente ideologica e demagogica.

Nel chiedersi se è davvero possibile ricondurre simili interventi ad una logica ordinatrice complessiva, lo studio non ha la pretesa di offrire soluzioni definitive e globali, bensì di stimolare un dialogo interdisciplinare che sfoci in una pianificazione davvero regionale, non più legata al segno progettuale.

Le analisi intraprese, partendo da quanto di valido è giunto dagli studi passati, hanno teso ad offrire una lettura delle vocazioni e potenzialità del "Sistema Stretto", legandolo ad una dimensione ben più ampia, quella mediterranea. Il volume arriva a prefigurare, in maniera quasi naturale, uno scenario in cui al ponte "materiale" tra il Continente e la Sicilia se ne possa aggiungere un altro "immateriale" tra l?unione Europea e i Paesi Terzi Mediterranei, mediante la costituzione di una Agenzia Europea per lo Sviluppo dell'Economia Mediterranea localizzata nell'area. In tal senso si delinea il ridisegno funzionale dell'area dello Stretto, considerandone le ricadute a scala internazionale, nazionale, regionale e urbana.

Articoli

1. La pianificazione urbanistica in Polonia come espressione di storia, cultura e società. Rassegna ANIAI. Trimestrale della Associazione Nazionale Ingegneri Architetti Italiani, Sezione Campana, anno II, n.1, 1980.

Il Convegno "Politica edilizia e gestione del territorio in Polonia" - SAIE 1979 - ha offerto lo spunto per alcune riflessioni e considerazioni sugli aspetti socio-culturali, che hanno determinato l'evoluzione della pianificazione in tale Paese, ed il rapporto tra la pianificazione "spaziale" e la politica di recupero nei centri storici. Lo studio, teso ad una comprensione dei più profondi significati sociali e fisici che nel sistema di pianificazione e nel tema del recupero urbano trovano concreta attuazione, affronta anche le metodologie della pianificazione, la strutturazione dei vari livelli amministrativi e territoriali, ossia gli aspetti evolutivi della politica urbanistica polacca. Dall'analisi emerge come sia possibile rilevare il passaggio, dal punto di vista metodologico, da un approccio di tipo statico, basato su dati analitici, al concetto di processo continuo di pianificazione. Il dibattito vede contrapporsi posizioni diverse, tuttavia è possibile individuare alcuni capisaldi comuni.

In relazione alle particolari vicende storiche che sono venute a segnare il patrimonio architettonico nazionale, assume particolare rilevanza il ruolo che il tema centri storici occupa in un discorso globale di urbanizzazione e di ottimizzazione del territorio; non è infatti possibile parlare di due momenti separati ed indipendenti - assetto del territorio e politica di recupero. Questo è uno dei campi di attuazione del basilare "principio della retroazione dei piani" sul quale qui ci si sofferma.

2. Il recupero edilizio: cultura e prassi. In "Ingegneri". Periodico dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli. Anno XXI, Gennaio-Giugno 1980, nn.101-2 (in collaborazione).

"Il Consiglio d'Europa ha scelto il 1980 come anno europeo del riuso urbano, con gli obiettivi prioritari della conservazione della natura, di una più stretta cooperazione nella pianificazione regionale, della tutela del patrimonio architettonico europeo e dello sviluppo della pianificazione urbana". In tale ottica è sembrata particolarmente interessante, accanto ad un'analisi degli "aspetti socio-economici" - fondamentali per poter comprendere meglio la dimensione delle componenti e delle implicazioni - una panoramica della "evoluzione culturale" nell'arco degli ultimi 50 anni, del concetto di restauro che, da una posizione strettamente legata all'idea di "monumento", è venuto successivamente a comprendere la struttura urbana e, più di recente, il territorio tutto. Il quadro emerso è stato fondamentale per trattare il tema delle "politiche di intervento", le quali in un primo tempo hanno spesso ritenuto possibile l'applicazione di medesime tecniche e metodologie, sia per singole opere che per interventi su intere strutture. Il lavoro ha affrontato anche gli "aspetti normativi" che in Italia, specialmente nell'ultimo decennio, hanno segnato una netta evoluzione. Particolare attenzione è stata posta sulla recente legislazione regionale in materia di interventi nei centri storici, al fine di poter valutare le possibilità concrete offerte alle rispettive amministrazioni. Il tema del recupero, infatti, può rivestire un'importanza fondamentale nei confronti anche di un problema di riequilibrio che si presenta senz'altro come un'alternativa alla politica delle espansioni urbane, che quasi sempre si è dimostrata negativa e che non ha portato ad uno sviluppo organico del Paese.

3. Prospettive per il recupero e lo sviluppo della città di Capua. In "Capys", 1981.

Il lavoro, prendendo spunto da un precedente studio inerente lo sviluppo storico-urbanistico di Capua, tende, in relazione alle più recenti evoluzioni economiche e culturali, ad individuare nuove prospettive per una politica di recupero e di rivitalizzazione della città. Lo studio, pertanto, traccia uno schematico quadro dell'evoluzione subita dalla città negli ultimi decenni, in relazione a quella registratasi sul territorio circostante, e ne evince indicazioni per l'intervento.

L'esigenza di innescare reali processi di sviluppo e di recuperare quanto di più positivo in essa sussiste, onde proiettarla, nel rispetto delle esigenze sociali ed economiche, verso più ampi orizzonti economici, diviene fondamentale punto di partenza; diversamente si rischierebbe "di vedere irrimediabilmente compromesso il suo ricco patrimonio storico, artistico e culturale".

4. Proposte per il rilancio economico e culturale di Capua. In "Capys", 1984.

In questo articolo, consapevoli del rilevante patrimonio storico-artistico e culturale di cui Capua è depositaria e dell'attuale stato di degrado e di disordine edilizio che determinano un progressivo e quasi irreversibile deterioramento ambientale, si avanzano alcune proposte concrete per invertire le tendenze in atto. Oggi la situazione è ancora passibile di positive soluzioni. Progetti regionali coinvolgono la città a diversi livelli e sulla base degli ultimi approdi culturali è possibile pensare ad un rilancio del centro sia nel quadro di proposte di allestimento di itinerari turistici tematici, che attraverso la creazione di una scuola di addestramento e di qualificazione degli artigiani addetti al settore edilizio, in linea del resto con gli indirizzi a livello europeo. A Capua vi sono molte strutture su cui è necessario intervenire e d'altra parte esse potrebbero essere utilizzate per ospitare le maestranze durante i corsi. Il lavoro quindi tende a formulare concrete ipotesi di intervento.

5. Il programma pluriennale di attuazione: strumento di pianificazione e programmazione urbana. In "Studi sull'area metropolitana di Napoli", (a cura di) F. Lucarelli, SO.GRA.ME., Napoli, 1984.

Il lavoro si inserisce nella ricerca interdisciplinare sull'area metropolitana di Napoli - che ha coinvolto giuristi, economisti, esperti di urbanistica e di gestione del territorio, di organizzazione industriale e di economia dei trasporti - finanziata dal M.P.I.. In particolare lo studio fa parte del lavoro del gruppo di urbanistica e di politica territoriale, che ha preso tra l'altro in considerazione le proposte di assetto urbanistico per l'area in oggetto, avanzate in seguito al sisma del 23/11/80.

Nell'analisi specifica sui PPA vengono valutati i problemi connessi all'attuale quadro urbanistico italiano ed attraverso una breve analisi comparata a livello regionale sono considerati alcuni aspetti particolarmente interessanti che emergono dallo studio dei testi legislativi. Il quadro normativo regionale che si evince, comunque, pone in evidenza come il PPA possa essere rivisto quale strumento fondamentale non tanto per l'attuazione del PRG, quanto per favorire una sorta di coordinamento degli interventi a scala superiore. Nonostante tali positive prospettive, tuttavia, è stato fin da subito possibile rilevare come esso sia venuto ben presto a perdere la sua incisività e per alcuni versi le sue peculiarità.

Lo studio della situazione campana in particolare è stato affrontato soprattutto in relazione a quanto è venuto a determinarsi a seguito del sisma del 1980.

6. Centro storico oggi. In "Edilizia", Istituto di Architettura Tecnica, Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Napoli "Federico II". Anno 2, n. 5, 1992.

Lo scritto, prendendo spunto dal dibattito sempre vivo ed attuale sul tema dell'intervento nei centri storici, evidenzia il grave scollamento esistente tra teoria e pratica. La logica additiva che ha guidato il processo urbano e la frammentazione degli interventi, in assenza di criteri e di logiche cui riferirsi, rendono particolarmente sconfortante la situazione. Il centro storico oggi riesce a catalizzare molti interessi e potrebbe rispondere ad una serie di istanze sociali e comunitarie. In tal senso si avanzano alcune indicazioni concrete per Napoli e si ribadisce l'opportunità di tener adeguatamente conto delle potenzialità offerte dal "riuso": "Il riuso porta ad una "riutilizzazione" del tessuto urbano e con essa ad una rivitalizzazione che ha anche obiettivi sociali".

Una proposta per il complesso monastico di S. Gregorio Armeno è l'occasione per mostrare come sia importante non solo definire adeguati riusi dei "contenitori", quanto non disgiungere mai il singolo intervento da un "disegno più ampio che definisca innanzitutto il ruolo del centro storico nel sistema urbano, delineando un quadro globale dell'intervento".

7. Habitat, urbanistica e innovazione tecnologica nei Paesi in via di sviluppo dell'area mediterranea: formazione e ricerca. In "Ambiente urbano: qualità e innovazione tecnologica", UNESCO, CNR, Roma, 1993.

Il lavoro fa parte di un primo rapporto della omonima ricerca, finanziata dal CNR, Comitato Scienze e Tecnologie Ambiente e Habitat, di cui la candidata è coordinatore nazionale. Esso è inserito, con i contributi delle singole Unità di Ricerca, in un volume della serie Rapporti di Ricerca MAB-UNESCO, unitamente agli studi prodotti da altri due Progetti Nazionali "Metodi di analisi della qualità dell'ambiente urbano: in prospettiva pluridisciplinare" (coordinatore Mirilia Bonnes) e "Innovazione tecnologica e progettazione ambientale: indicazioni per una strategia di progetto" (coordinatore Virginia Gangemi).

Il rapporto evidenzia il taglio della Ricerca di fronte alle complesse problematiche urbane e territoriali dei PVS e come i nuovi principi della cultura della cooperazione costituiscano dei riferimenti fondamentali che consentono di dare un "rinnovato" spazio agli apporti che l'innovazione tecnologica può offrire, nella duplice valenza processuale e progettuale, per il raggiungimento di un'accettabile "qualità" dell'habitat.

8. Centres historiques et systèmes territoriaux. In "Conservacion de ciudades, pueblos y barrios antiguos", Revista Cientifica ICOMOS, n.2, CIVVIH, ICOMOS, 1993.

Il contributo è stato preparato, su richiesta del CIVVIH (Comité International des Villes et Villages Historiques, di cui la candidata è membro associato), per l'allestimento di un numero speciale del Bulletin Scientifique de l'ICOMOS, in occasione dell'Assemblea Generale e del Simposio Internazionale di Colombo (Sri Lanka), 30 luglio-7 agosto 1993.

Nel sottolineare che le Carte Internazionali per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico presentano una escalation della dimensione fisica cui l'intervento sul centro storico si deve rapportare, il lavoro ribadisce l'importanza della Carta per la salvaguardia delle città storiche che tra l'altro afferma la stretta interrelazione esiste tra le condizioni economiche e sociali e le politiche di intervento. Il contributo, di tipo metodologico, definisce un sistema di categorie cui poter fare riferimento e individua tre ordini di ambiti fisici cui rapportarsi: nazionale, regionale, locale. Il primo guarda alle caratteristiche del sistema sociale ed economico-territoriale del Paese; il secondo alla zona in cui il centro ricade ed al suo ruolo nel sistema economico; il terzo alla vitalità economica dell'area.

Dal processo di analisi così formulato si passa alla definizione di una griglia di criteri guida che viene a delineare le politiche di intervento. Essa è formata dagli ambiti spaziali di riferimento (territoriale, urbano, edilizio) e dai tipi di intervento (conservazione integrale, recupero, rinnovamento).

Il contributo, nel tentare una casistica in cui ricomprendere le variegate realtà, mira a delineare le problematiche da valutare prioritariamente e l'importanza di analisi socio-economiche e territoriali per poter pervenire a corrette valutazioni delle potenzialità, fondamentali per la successiva individuazione e calibratura delle politiche di intervento.

9. Violenza urbana, Tempo Libero e centri storici. In "UNESCO Per la tutela dei centri storici. Napoli Patrimonio dell'umanità", LUCARELLI F., MAROTTA G. (a cura di), Napoli 1994, pp.275-289.

Il contributo è stato preparato per la pubblicazione edita in occasione del Convegno Internazionale su "UNESCO Per la tutela dei centri storici. Napoli Patrimonio dell'umanità".

Sempre più si rafforza l'idea che le diverse forme di degrado, di cui la violenza ne costituisce una tipica espressione, sono il materializzarsi della profonda crisi in cui versano gran parte delle aree urbane. Il forte scollamento che spesso si rileva tra domande della collettività e servizi offerti per rispondere alle esigenze umane, porta ad ipotizzare che buona parte degli atti di violenza siano espressione di insoddisfazione nei riguardi delle risposte date dalla città ai bisogni ed alle aspirazioni della comunità. In tale ottica, dopo una lettura critica delle manifestazioni violente, si esprime la convinzione che occorre impegnarsi affinchè il binomio azione/aggressione si possa tramutare inazione/realizzazione.

E' in tale ottica che si può guardare al Tempo Libero, quale campo di azione per stimolare le potenzialità umane al fine di pervenire a migliori condizioni di vita. "Occorre riorientare l'azione umana affinchè il potenziale che possiede non generi violenza e distruzione, ma crescita e rapporti armonici". Nel ridisegno delle attrezzature per il Tempo Libero, il riuso ed il recupero dei centri storici trovano una convergenza di obiettivi anche sociali, che oggi possono essere particolarmente significativi.

10. La dimensione territoriale dei centri storici. In "Edilizia", Dipartimento di Ingegneria Edile, Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Napoli "Federico II". Anno 4, n.11, 1994.

Un rapido excursus pone in risalto le differenze "tra le regioni che hanno conosciuto una ricca cultura indigena a quelle disabitate o coinvolte in una cultura allo stato primitivo, prima dell'espansione coloniale", ossia tra le aree oggetto della colonizzazione spagnola o portoghese.

Nello scritto, da una rilettura dell'evoluzione storico-urbanistica dei centri storici dell'America Latina, si prende spunto per avanzare alcune considerazioni circa il ruolo che la componente economico-territoriale può rivestire per la definizione di criteri guida per l'intervento.

In relazione alle diverse categorie di aree storiche usualmente individuate ed in relazione alle indicazioni che emergono dalle carte Internazionali, per il Patrimonio torico-artistico, si sottolinea l'importanza di riguardare il centro storico in rapporto al contesto territoriale ed in particolare ad alcune dimensioni economico-territoriali. La formulazione di criteri guida è da considerare come un utile strumento per favorire una sorta di riequilibrio delle potenzialità del sistema.

La lettura critica di due casi (Quito e Cusco) rappresenta l'occasione per evidenziare una possibile strategia.

11. Città metropolitane nei differenti contesti economici e culturali del Mediterraneo. In "Sviluppo economico e urbano delle città mediterranee", Istituto per gli studi filosofici-I.R.E.M. (C.N.R.)-I.PI.GE.T. (C.N.R.), Napoli, 1996.

Nel quadro di una riflessione sullo "Sviluppo economico e urbano della città mediterranea" il contributo evidenzia come il Mediterraneo appare "un amalgama disomogeneo per distribuzione e frammistione che risulta quasi in contrasto con l'attuale tendenza omogeneizzante e globalizzante. E' questo che spinge a cercare le valenze positive delle specificità, non volendo comunque ragionare in termini conflittuali, ma complementari.

Superando la logica di letture facenti leva su invarianti e affinità, si propone una metodologia di analisi che consenta di perseguire non solo una più approfondita conoscenza del contesto, ma anche elementi di diagnosi per una migliore definizione di opportune linee di sviluppo. Da quanto esposto emerge "che il valore che assumono le coponenti socio-economiche e territoriali individuate è assimilabile ai risultati che emergono da processi di analisi ed una loro graduazione può aiutare a definire i criteri cui rifarsi nei piani di sviluppo".

12. Il territorio dell'Alta Valle del Sabato: da Serino ad Atripalda. In "Storia dell'urbanistica/Campania", n. 3, Edizioni Kappa, Roma, 1995.

Nel lavoro si espone il tentativo di un approccio di tipo integrato all'analisi territoriale, al fine di cogliere meglio le peculiarità e le problematiche di un'area. Attraverso i segni che componenti storiche, sociali ed economiche hanno lasciato è possibile cogliere invarianti, singolarità e "vocazioni", cui riferirsi nel delineare le linee di sviluppo. La lettura delle componenti del territorio dell'Alta valle del Sabato (AV) e delle caratteristiche dei centri abitati mette in risalto gli elementi fondanti e consente di cogliere invarianti e singolarità quali "risorse" ed indicatori di "vocazioni" suscettibili di trovare migliori e più complete espressioni; se correttamente indirizzate. L'individuazione di vocazioni naturali, vocazioni culturali e vocazioni economiche, nel permettere di estrapolare sinteticamente le peculiarità dell'area, guida alla formulazione di ipotesi di linee guida di un organico piano di assetto dell'area.

1. L'area dello Stretto nelle prospettive dell'economia mediterranea. In "Città & Territorio", n.5, settembre/ottobre 1997.

L'articolo mira a puntualizzare i problemi nodali dell'odierna area dello Stretto ed a prospettare una sorta di ridisegno funzionale dell'area, prefigurando per essa il ruolo di volano a livello mediterraneo.

Riallacciandosi allo studio condotto in relazione al Progetto di Ricerca CNR "L'area dello Stretto come polo ordinatore di un sistema mediterraneo", si delineano in maniera sintetica gli elementi che potrebbero essere ritenuti portanti del sistema che si dovrebbe venire a configurare, con la realizzazione di un attraversamento stabile dello Stretto e soprattutto con la creazione e l'insediamento nell'area di un'Agenzia Europea per il Mediterraneo.

c. Relazioni e saggi di recensione

1. Recensione al volume di AA.VV., Imperialismo e urbanizzazione in America Latina, G. Mazzotta editore, Milano, 1972, in "Op. Cit.", n.26, Gennaio 1973.

1. Recensione al volume di A. Rapoport, Pour une anthropologie de la maison, Dunod, Paris, 1972, in "Op. Cit.", n.26, Gennaio 1973.

1. Tecnologia e urbanistica nei Paesi in via di sviluppo (in collababorazione).

Comunicazione presentata al Convegno Internazionale di Monaco di Baviera, 24-26 ottobre 1977, su "Problems associated city design and construction in developing countries", organizzato dalla International Association for Bridge and Structural Engineering.

1. Un modello a concentrazione dispersa per i nuovi insediamenti umani (in collaborazione).

Comunicazione presentata al Convegno Internazionale di Parigi, 21-25 novembre 1977, su "2001: Urban space for life and work", svoltosi sotto il patrocinio dell'UNESCO e del Council on Tall Building and Urban Habitat.

1. La componente territoriale nello sviluppo socio-economico dei Paesi dell'area Mediterranea.

Comunicazione presentata al Convegno Internazionale di Napoli, 28-29 marzo 1980, su "La politica Mediterranea della CEE", organizzato dal Seminario di studi Politici e Sociali, Istituto Universitario Orientale di Napoli.

6. Rapporti tra Programmi Pluriennali di Attuazione e Piani Attuativi.

Comunicazione presentata al Seminario su "L'attuazione della legge n.10/77 nella produzione legislativa delle regioni: il Pogramma Pluriennale di Attuazione". Istituto di Architettura e Urbanistica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, 5 maggio 1980.

7. La pianificazione comunale nel disegno di legge urbanistica regionale.

Comunicazione presentata al Seminario di Studi su "Il disegno di legge urbanistica n.416/1982 della Regione Campania" . Istituto di Architettura e Urbanistica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, 15 dicembre 1982.

1. Recensione al volume di T. Colletta, Piazzeforti di Napoli e Sicilia. Le "Carte Montemar", ESI, Napoli, 1981, in "Antiqua", n.1,1983.

9. Tecniche di recupero del territorio (in collaborazione).

Relazione presentata al Convegno di Studio su "Il recupero del territorio". Istituto di Urbanistica, Facoltà di Ingegneria, Università di Udine, 17-20 maggio 1984.

1. Recensione al volume di T. Colletta, Atlanti di città del cinquecento, ESI, Napoli, 1984, in "Nord sud", n.2, 1985.

11. Riflessioni su: Telecomunicazioni e territorio.

Comunicazione presentata al Convegno di Studio su "Un futuro per il presente - Telecomunicazioni e territorio". C.N.R. e I.PI.GE.T., Villa Campolieto, Ercolano, 20 giugno 1985.

12. Telematica e riorganizzazione dei sistemi urbani.

Comunicazione presentata al Convegno di studio su "La città cablata - Un futuro per il presente". C.N.R. e I.PI.GE.T., Palazzo d'Avalos, Napoli, 7 luglio 1986.

13. Per una riorganizzazione del territorio.

Comunicazione presentata al Convegno di studio su "La città cablata - Stato dell'arte e sperimentazione". C.N.R. e I.PI.GE.T., Palazzo d'Avalos, Napoli, 11 dicembre 1987.

14. Città medie per il futuro.

Comunicazione presentata al Convegno Internazionale ANIAI su "Un futuro per la città. Gestione e valorizzazione delle risorse. Le città medie europee", Bari, 3/4/5 marzo 1988.

15. Vent'anni fa mi è stata fatta comprendere Capua.

Comunicazione presentata all'"Incontro di studi su Roberto Pane", organizzato dal Dipartimento di Storia dell'Architettura e Restauro con il Patrocinio della Facoltà di Architettura, Università di Napoli, Napoli, 14-15 ottobre 1988.

16. Dal monumento all'insieme: il futuro dei centri storici.

Relazione presentata alla Conferenza Nazionale ICOMOS su "Monumenti: una risorsa per il futuro", Roma, 24-25 maggio 1989.

17. Il ruolo delle analisi urbane nella produzione edilizia.

Relazione presentata al Convegno su "L'arte del fabbricare", Istituto di Architettura Tecnica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli, Napoli, 6-7 ottobre 1989.

18. Riuso urbano e recupero edilizio.

Relazione presentata al Convegno su "Le mutazioni dell'habitat. Una nuova cultura del recupero", Istituto di Architettura Tecnica, Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli "Federico II", Napoli, 4-5 ottobre 1991.

19. Riflessioni per la città del XXI secolo.

Intervento al Convegno Internazionale "Per il XXI secolo una Enciclopedia e un Progetto", DI.PI.S.T.-I.PI.GE.T., Napoli, 22 giugno 1992.

20. Una "nuova semantica" urbana per la città del XXI secolo.

Contributo (in collaborazione) al Convegno Internazionale "Per il XXI secolo una Enciclopedia e un Progetto", DI.PI.S.T.-I.PI.GE.T., Napoli, 22 giugno 1992.

21. Strutture Metropolitane. Dimensione, mobilità e processi di degrado.

Relazione tenuta ai lavori per i Progetti Strategici del CNR "Gli effetti economici-sociali indotti dalla costruzione di un attraversamento stabile sullo Stretto di Messina" e "Aree metropolitane e innovazione", Università di Urbino, 17 ottobre 1992.

22. Centres historiques et systèmes territoriaux: quelques exemples.

Relazione su invito tenuta al Scientific Symposium su "Conservation Economics", organizzato in occasione della X Assemblea Generale ICOMOS, Colombo (Sri Lanka), 30 luglio-4 agosto 1993.

23. Historic towns and freetime:prospects for the XXI century.

Relazione su invito tenuta al "Second International Jerusalem Symposium on Heritage" svoltosi a Gerusalemme, 13-18 marzo 1994.

24. Trasformazioni territoriali e processi conoscitivi.

Relazione tenuta al Seminario Internazionale su "Il sistema uomo-ambiente tra passato e presente", organizzato dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, Ravello, 3-5 giugno 1994.

25. Le "Carte" internazionali per il patrimonio storico-artistico ed il loro impatto culturale.

Lezione tenuta all'Atelier Européen d'Architecture "Europe/Amerique Latine. La ville de Salvador" svoltosi presso la Facultà di Architettura dell'Univesità di Lisbona dal 19 al 30 settembre 1994, organizzato dal Programma ERASMUS (PIC) "Architecture, Urbanisme et Aménagement. Europe/Amerique Latine", Lisbona 26 settembre 1994.

26. Violenza, Tempo Libero e centri storici.

Relazione su invito tenuta al Convegno Internazionale su "UNESCO Per la tutela dei centri storici. Napoli Patrimonio dell'umanità", Napoli 4 novembre 1994.

27. Aree industriali e città contemporanea: strategie per Napoli. Prospettive di riuso.

Lezione tenuta al Second European Workshop "Urban Rehabilitation: Europe/Latin America" svoltosi a Cambridge dall'11 al 22 settembre 1995, organizzato nell'ambito del Programma ERASMUS (PIC) "Architecture, Urbanisme et Aménagement. Europe/Amerique Latine".

28. Città metropolitane nei differenti contesti economici e culturali del Mediterraneo.

Relazione su invito tenuta al Scientific Seminar "The Metropolis in Mediterranean economy and urban planning. Naples-Istanbul: a comparative research", organizzato dall'Istituto di Ricerche sull'Economia Mediterranea, CNR, Napoli 13 ottobre 1995.

29. Spazi collettivi "nello spazio della memoria".

Intervento all'International Symposium "Il progetto nello spazio delle memoria: segni, idee e potenzialità", organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Edile, Università degli Studi di Napoli "Federico II", Napoli, 27-28 ottobre 1995.

30. Approches méthodologiques au projet d'une traversée stable du Detroit de Messine.

Relazione su invito tenuta al Workshop COST C2 "Infrastructures et projet urbain, méthodes d'analyse spatiale", Ginevra, l-2 dicembre 1995.

31. Projets pour Naples et perspective de réutilisation des zones industrielles.

Relazione su invito tenuta al Scientific Seminar "The Metropolis in Mediterranean Economy and Urban Planning. Naples-Istanbul: a comparative research", organizzato dall'ICOMOS Turkey, Istanbul, 9-11 dicembre 1995.

32. Trasformazioni territoriali e valorizzazione dell'ambiente antropico: fasi e prospettive di una ricerca sul Maghreb.

Relazione introduttiva tenuta al Seminario su "La regione maghrebina: invarianti e specificità nell'ottica di uno sviluppo sostenibile", organizzato in collaborazione con l'Istituto di Ricerche sull'Economia Mediterranea (CNR), tenutosi a Napoli il 5 maggio 1996.

33. Recursos y planificación estratégíca.

Relazione presentata al VII Congreso Iberoamericano de Urbanismo, tenutosi a Pamplona (Spagna) dal 24 al 27 settembre 1996.

34. Temps libre et patrimoine.

Relazione su invito tenuta all'International Symposium "The Heritage and Social Changes", svoltosi a Sofia (Bulgaria) dal 5 al 7 ottobre 1996.

35. Una ricerca sul Maghreb "Trasformazioni territoriali e valorizzazione dell'ambiente antropico".

Relazione su invito tenuta al Seminario su "Ambiente e sviluppo nel Maghreb", organizzato dal CNEL e tenutosi a Roma il 22 settembre 1997.

36. La ville au début du XXI siècle.

Intervento al Colloque International "Le temps des villes: Buenos Aires, Montevideo, Paris", tenutosi a Parigi dal 24 al 26 settembre 1997.

37. Residenza e territorio nel terzo millennio.

Relazione su invito tenuta al Convegno Internazionale "La residenza in Europa alle soglie del terzo millennio", Dipartimento di Ingegneria Edile, Università degli Studi di Napoli "Federico II", Napoli 11 ottobre 1997.

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